Torre del Greco. Maresca, carenza di personale: stop alle tac di notte

Torre del Greco. Maresca, carenza di personale: stop alle tac di notte
Mancanza di personale al Maresca, stop al servizio di radiografia notturna: per tac ed ecografie di emergenza i pazienti sono costretti ad andare a Boscotrecase. Nuovi disagi...

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Mancanza di personale al Maresca, stop al servizio di radiografia notturna: per tac ed ecografie di emergenza i pazienti sono costretti ad andare a Boscotrecase. Nuovi disagi all’ospedale di Torre del Greco, un gigante da 200 posti letto e un bacino d’utenza di oltre 300mila pazienti che da anni rischia il declassamento a presidio di lungodegenza. L’ultimo schiaffo è arrivato il 2 maggio, data a partire dalla quale entra in vigore il blocco del servizio di radiografia notturna. Uno stop forzato, vuoi per carenza di personale - piaga che affligge il Maresca da dieci anni - vuoi per i tagli al bilancio regionale.

Proprio le ragioni economiche hanno obbligato lo staff del presidio ospedaliero torrese a misure drastiche con la sospensione totale della radiologia dalle 20 alle 8, fascia oraria delicatissima per il personale medico e infermieristico come per gli utenti. E così, nel caso in cui al pronto soccorso del Maresca al calar del sole arrivino pazienti che «necessitano di esami radiologici, in particolare ecografie e tac d’urgenza, questi devono essere inviati direttamente al plesso di Boscotrecase». Senza neanche accettare il caso, dunque, i camici bianchi dell’ospedale di Torre del Greco dovranno dirottare gli utenti verso il Sant’Anna e Santa Maria della Neve - a 12 chilometri di distanza - non essendo possibile, per ragioni di forza maggiore, curarli adeguatamente.

La decisione è stata comunicata dal direttore sanitario Nicola Vitiello ai responsabili della Centrale Operativa del 118 di Castellammare di Stabia in una nota: nella missiva viene indicato chiaramente che l’emergenza al Maresca si è creata «a causa dell’assenza dello specialista radiologo» e che il disagio durerà «dalla data odierna fino a nuova disposizione». Dall’Asl Napoli 3 il sub-commissario Luigi Caterino fa sapere che «la Radiologia degli ospedali riuniti Area Vesuviana dispone di 9 radiologi e del primario, da distribuire su tre turni per 2 plessi. È evidente che sono insufficienti e per questo abbiamo attivato le procedure concorsuali. Ma - annuncia - abbiamo predisposto un concorso per sette radiologi a tempo indeterminato e attivato un avviso pubblico a tempo determinato per 8 mesi per altri 7 radiologi. Fino alle assunzioni definitive abbiamo disposto una turnazione settimanale in alternanza tra i due plessi per assicurare la presenza dello specialista nel turno di notte ed evitare di interrompere la continuità assistenziale dei pazienti che assicuriamo anche grazie all’ausilio della teleradiologia». 

Il subcommissario Caterino annuncia anche l’arrivo per il reparto di Chirurgia «di tre specialisti per rafforzare l’organico e assicurare anche il chirurgo di notte: ringrazio la consigliera regionale del Pd, Loredana Raia e il commissario Antonietta Costantini, per il confronto serio e costruttivo che ci ha permesso di risolvere l’emergenza». Ma le garanzie dell’Asl non bastano a tranquillizzare cittadini e istituzioni. «Purtroppo la carenza di personale obbliga a fare scelte dolorose - commenta il sindaco Ciro Borriello - ma pur capendo non possiamo accettarlo. Oggi ho appuntamento telefonico con il commissario Costantini per capire se ci sono margini di intervento mentre ieri mattina ho ricevuto gli attivisti del Pro Maresca e assicurato loro che non smetterò di combattere per la sanità pubblica». 


Nella riunione a Palazzo Baronale i volontari dell’associazione che da cinque anni si batte per la sopravvivenza dell’ospedale hanno chiesto «un nuovo piano sanitario che faccia della struttura un polo di urgenza ed emergenza: ogni giorno spariscono servizi essenziali che non solo minano il rilancio del polo sanitario ma addirittura ne minacciano la chiusura».
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Il Mattino