Ospedale Monaldi, prelevati 4 chili di massa tumorale renale con una tecnica mininvasiva

Da esame istologico la neoplasia è risultata un sarcoma, un tipo di tumore che, per sua natura, tende ad avere una rapida crescita

Ospedale Monaldi
All'ospedale Monaldi di Napoli è stata asportata una massa tumorale renale di oltre 4 chili utilizzando la chirurgia mininvasiva laparoscopica. ...

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All'ospedale Monaldi di Napoli è stata asportata una massa tumorale renale di oltre 4 chili utilizzando la chirurgia mininvasiva laparoscopica.

La paziente, una donna di 60 anni, soffriva da tempo di dolore addominale e, solo quando si è accorta di avere una anomala formazione che sporgeva dal fianco, è stata sottoposta ad una Tac che ha evidenziato la presenza di un'importante massa al rene che andava rimossa nel minor tempo possibile. Si è rivolta ai chirurghi e al personale sanitario dell'unità operativa complessa di Urologia dell'Ospedale Monaldi, diretta da Francesco Uricchio, si legge in una nota del Monaldi.

Da esame istologico la neoplasia è risultata un sarcoma, un tipo di tumore che, per sua natura, tende ad avere una rapida crescita. Nonostante le dimensioni della massa da rimuovere, l'intervento è stato eseguito con una tecnica di chirurgia laparoscopica, utilizzando un accesso retroperitoneale. Il centro di Chirurgia urologica dell'Ospedale Monaldi è uno dei pochi in Italia, il solo in Campania, a utilizzare questa particolare tecnica che prevede, quando ci sono le condizioni cliniche, la possibilità di non incidere l'addome, evitando il rischio di lesionare l'intestino o altri organi addominali e riducendo, quindi, il rischio di emorragie o complicanze.

Grazie a questa tecnica mininvasiva, la paziente è stata dimessa dopo appena 5 giorni di degenza ed è ora in ripresa e in buone condizioni di salute.

«L'ospedale Monaldi ha acquisito negli anni un'expertise nella chirurgia robotica e mininvasiva. Siamo un punto di riferimento per tutto il territorio regionale e per il Sud Italia. O nostra intenzione valorizzare le competenze dei nostri chirurghi anche attraverso il potenziamento della dotazione tecnologica», sottolinea Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei Colli.

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Il Mattino