Riapre la sede storica dell'Osservatorio Vesuviano, della sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e inaugura un nuovo percorso...
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Per il presidente dell'Ingv Stefano Gresta, «sarà una giornata importante per l'Istituto da sempre attento alla diffusione della cultura scientifica nell'ambito delle scienze della Terra, utilizzando come forte attrattore i vulcani e i fenomeni connessi con la loro attività». Fondato 174 anni fa da Ferdinando II di Borbone per studiare l'attività del vulcano in modo continuo, l'Osservatorio Vesuviano è situato a 608 metri di quota tra Ercolano e Torre del Greco. Presso il nuovo allestimento saranno espose collezioni uniche al mondo: lettere, telegrammi, taccuini di campagna, strumentazioni e attrezzature che venivano utilizzate per studiare i vulcani, spesso ideate e fatte realizzare dagli scienziati che lavoravano all'Osservatorio, come Melloni, Palmieri.
Il recupero delle numerose collezioni storiche, spiega l'Ingv, ha permesso di arricchire anche l'offerta didattica con oggetti e documenti fortemente legati alla storia dell'Osservatorio Vesuviano e alla sua attività. «Ne sono esempi le collezioni di medaglie di lava, gli strumenti di misura, ma anche la ricca documentazione storica e iconografica, che saranno fruibili anche in formato digitale» rileva il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale.
Il Mattino