Ottaviano, il sindaco si dimette: correrà alla Camera per Di Maio

Ottaviano, il sindaco si dimette: correrà alla Camera per Di Maio
Quasi dieci anni da sindaco, le dimissioni di Luca Capasso, avvocato penalista e a pochi mesi dalla conclusione del suo secondo mandato da primo cittadino, non sono un fulmine a...

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Quasi dieci anni da sindaco, le dimissioni di Luca Capasso, avvocato penalista e a pochi mesi dalla conclusione del suo secondo mandato da primo cittadino, non sono un fulmine a ciel sereno, non sono frutto di una crisi politica, non sono ammantate da sospetti di sorta. La scelta è chiara e risiede tutta nella volontà di candidarsi alle elezioni politiche del 25 settembre.

Eletto sindaco nel 2013 con l'allora Pdl e nel 2018 con Forza Italia e una serie di liste civiche, Capasso avrebbe già da tempo in corso una trattativa con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Non è ancora un accordo ma la presenza già a maggio scorso del ministro alla festa patronale di San Michele ad Ottaviano, gli scatti e le interviste spalla a spalla, fanno supporre che a Di Maio l'adesione al suo progetto di un sindaco che alle ultime amministrative raccolse circa diecimila voti interessi non poco. Lui, Capasso, non conferma e non smentisce l'ipotesi di una corsa a Montecitorio tra le fila di Insieme per il futuro o comunque si chiamerà la lista di Di Maio, una lista che punta a raggiungere l'agognato 3% permettendo a lui e agli «scissionisti» del Movimento 5 Stelle di rientrare in parlamento.

Affida invece ad una lettera accorata diretta ai suoi concittadini il suo sogno, Capasso: «La normativa vigente pone un sindaco in carica in una condizione di ineleggibilità ad una eventuale carica di deputato o senatore scrive - questo vuol dire che io mi metto in discussione ancora una volta per il mio territorio, a viso aperto e nel pieno rispetto delle regole, come sempre faccio da quando mi occupo di politica, come sempre faccio nella mia vita. Tra qualche mese il mio secondo mandato sarebbe finito e non avrei potuto più fare il sindaco. Queste dimissioni anticipano, dunque, un percorso già segnato. E io mi dimetto anche per realizzare un sogno: provare a continuare a lavorare per il mio territorio, per la gente, per le nuove generazioni soprattutto. Fare il sindaco è stata un'esperienza meravigliosa, la più bella che ci sia: fa crescere in te lo spirito di servizio e la consapevolezza che l'attività politica è una nobile arte che non deve essere lasciata in mano a chi coltiva solo i propri interessi».

Una lettera che sui social ha raccolto notevoli consensi e commenti per la maggior parte plaudenti alla scelta del sindaco. Del resto Capasso avrebbe dovuto comunque abbandonare la carica giacché Ottaviano sarebbe andata al voto nella primavera 2023. Intanto per la normativa vigente le dimissioni di un sindaco divengono efficaci ed irrevocabili dopo venti giorni, trascorsi i quali inizia la procedura di scioglimento del consiglio comunale e cessano tutte le cariche politiche con l'arrivo di un commissario prefettizio che dovrà portare la città al voto alla prima data utile. Improbabile che coincida con quella delle politiche di settembre ma, a questo punto, non impossibile. «Sono un uomo fortunato dice Capasso, il sindaco che stavolta potrebbe essere la carta vincente di Di Maio in un collegio che ad oggi comprende ben 28 comuni -. Ho vissuto una storia d'amore bellissima: quella che un politico vive col proprio territorio, con la propria comunità. Una storia intensa, una storia che non finirà mai». 

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Il Mattino