La morte del dipendente dell'Onu in Colombia, Mario Paciolla il 15 luglio, attribuita all'inizio ad un suicidio, potrebbe essere invece in relazione con una fuga di...
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Le conclusioni della verifica, redatte da Paciolla e da altri dipendenti della Missione Onu sugli accordi di pace, sarebbero giunte attraverso il responsabile Onu regionale, Raúl Rosende, nelle mani di Barreras, che ha decisamente smentito la versione. Il giornale sottolinea che per questo Paciolla »si sentiva in pericolo, tradito, usato, e arrabbiato con i suoi superiori, al punto da chiedere un trasferimento ad altra sede, mai ottenuto«. El Espectador rivela poi che nella sede della Missione Onu a Bogotà »è stato trovato un mouse del computer di Paciolla che dipendenti delle Nazioni Unite, guidati dal capo della sicurezza della Missione nel Caguán ed ex militare a riposo dell'esercito colombiano, Christian Leonardo Thompson Garzn, hanno sottratto nel suo domicilio all'indomani della morte«. Il dispositivo, si dice, »appare nell'inventario inviato alla famiglia della vittima che però finora non ha ricevuto assolutamente nulla«. Ciò che non si sapeva fino a oggi, sostiene la giornalista, è che una prova tecnica realizzata da funzionari della Procura ha indicato che il mouse era impregnato di sangue, ma nonostante questo fu pulito e prelevato dall'Onu.
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Il Mattino