Palazzina sgomberata a Pianura, l'appello delle famiglie: «Aiutateci a tornare nelle nostre case»

Palazzina sgomberata a Pianura, l'appello delle famiglie: «Aiutateci a tornare nelle nostre case»
«Dormo nella mia automobile e non so quando potrò tornare a casa con mia moglie e mia figlia». Massimiliano, 41enne napoletano, è uno dei componenti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Dormo nella mia automobile e non so quando potrò tornare a casa con mia moglie e mia figlia». Massimiliano, 41enne napoletano, è uno dei componenti delle 4 famiglie sgomberate dalla palazzina in via Traversa II Provinciale, a Pianura. Da dieci giorni adulti e bambini non possono più vivere nelle loro abitazioni che potrebbero rischiare di cedere strutturalmente e sono state interdette all’uso dai Vigili del Fuoco. Qualcuno si è sistemato a casa di parenti e amici, altri si arrangiano come possono.


«Non abbiamo avuto il tempo di prendere tutto ciò di cui avevamo bisogno e abbiamo lasciato velocemente le case- continua Massimiliano- nessuna delle istituzioni preposte si sta preoccupando di noi, del nostro stato e di farci sapere quando tornare a casa». L’allarme è scattato il 3 ottobre scorso, quando i cittadini hanno notato che le porte dei loro appartamenti non si chiudevano bene, come se ci fosse stato uno sprofondamento di porzioni delle pareti.

In quell’occasione fu mandata una nota informativa ai dipartimenti di sicurezza abitativa e difesa del sottosuolo del Comune di Napoli da parte del consigliere comunale Marco Nonno che, contattato dai residenti, allertò anche i Vigili del Fuoco che eseguirono un primo sopralluogo senza ritenere necessario interventi di alcun tipo. Il giorno dopo, la situazione precipitò. Nonostante il servizio fogne del Comune e l’Abc avessero scongiurato perdite e infiltrazioni nella palazzina, i caschi gialli, con un secondo sopralluogo, ordinarono lo sgombero dell’edificio ritenendo stavolta necessarie verifiche e sopralluoghi nel terreno sottostante il palazzo.

Da quel momento il destino della palazzina è ignoto e soprattutto i cittadini non sanno se e quando potranno tornare a casa. «Gli abitanti della palazzina, dopo lo sgombero, hanno commissionato privatamente un geologo per sondare il sottosuolo- chiarisce Nonno- è stata constatata l’esistenza di una grossa cavità di cui bisogna accertare la profondità e la natura per valutare il rischio di sprofondamento». Fino ad oggi i sondaggi fatti sono stati quelli commissionati privatamente dai cittadini che si attendono i carotaggi da parte dei tecnici del Comune di Napoli.


«Potrebbe esserci il rischio di cedimento della palazzina- aggiunge Nonno- perciò chiediamo i carotaggi con massima urgenza, oltre a ripristinare le condizioni di vivibilità di questi abitanti perché la palazzina sarà pure privata ma la strada è pubblica». Domani sono previsti gli interventi della ditta abc. «Siamo fiduciosi che con i saggi che eseguiranno domani si potrà risolvere la situazione – afferma Tommaso Nugnes, assessore municipale al sottosuolo, ambiente e alle fognature- come municipalità siamo vicini alle famiglie e solidali al loro disagio cercando di attivarci al massimo per compulsare la soluzione di questa situazione».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino