È stato presentato oggi a Napoli il completamento del restauro conservativo del portone ligneo di Palazzo Diomede Carafa, promosso dalla sezione Campania...
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Palazzo Carafa, situato in via San Biagio dei Librai, porta il nome del suo ideatore, Diomede Carafa primo conte di Maddaloni, imprenditore e intellettuale di grande spicco a livello nazionale, in relazioni amichevoli tanto con Lorenzo il Magnifico quanto con Alfonso d'Aragona. Il palazzo, situato nel cuore di Napoli, venne ristrutturato nel 1466 con lo scopo di ospitare i reperti delle varie fasi di antichità napoletane, accorpando e ristrutturando edifici preesistenti. Il prezioso portone ligneo rappresenta un caso estremamente raro di conservazione, poiché ha attraversato pressoché intatto oltre cinque secoli di storia. L'intervento di restauro, realizzato da Dafne Restauri, ha richiesto sei mesi di lavori per la parte lignea - iniziati a febbraio e conclusi a luglio - di cui gli ultimi due hanno compreso anche gli interventi di restauro del relativo portale marmoreo.
Gli interventi di pulitura e consolidamento hanno fatto riaffiorare tutta l'originaria ricchezza di particolari decorativi delle dodici formelle in essenza di leccio e delle strutture portanti in rovere e castagno del portone. Sono anche state recuperate tracce superstiti del colore originario, consentendo di apprezzare nuovamente il rosso delle fasce orizzontali degli stemmi incisi e di tutti i dettagli finora celati sotto spessi depositi di materiale eterogeneo. Il portone ligneo è collocato all'interno di un portale marmoreo risalente anch'esso alla seconda metà del quattrocento, che rappresenta uno dei primi esempi di struttura architravata di stile ionico presenti a Napoli, anch'esso recentemente restaurato.
«Siamo felici di aver potuto sostenere questo importante intervento di restauro, che ha restituito alla città di Napoli un raro capolavoro della scultura lignea del Quattrocento», ha dichiarato Gaddo della Gherardesca, presidente dell'Associazione Dimore Storiche Italiane. «È la nostra missione, come associazione, promuovere in tutti i modi possibili la conoscenza, la tutela e la manutenzione di migliaia di beni culturali di proprietà privata, spesso ancora poco noti, che rappresentano una parte rilevante del patrimonio storico-artistico e architettonico del nostro Paese.« Leggi l'articolo completo su
Il Mattino