Palazzo Fuga: «Duecento proposte per rilanciare l'Albergo dei poveri»

Palazzo Fuga: «Duecento proposte per rilanciare l'Albergo dei poveri»
Duecento sono le proposte arrivate al ministero per il Sud, per la destinazione d'uso dell'Albergo dei Poveri. Lo annuncia il ministro per il Sud e la coesione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Duecento sono le proposte arrivate al ministero per il Sud, per la destinazione d'uso dell'Albergo dei Poveri. Lo annuncia il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. «Sono veramente orgogliosa - dice - dello spirito fiero che i napoletani hanno dimostrato nella consultazione pubblica su Palazzo Fuga, sono arrivate tantissime proposte, oltre 200. A dimostrazione che il Sud ha voglia di rialzarsi e rinascere». È di dieci giorni fa il dibattito Cento idee per l'Albergo dei Poveri, promosso proprio dal ministero guidato da Carfagna, durante il quale si sono raccolte idee per la destinazione dell'Albergo dei Poveri, ovvero Palazzo Fuga, struttura che si trova a piazza Carlo III, per lo più inutilizzata. 

«Nella mia visione la sintesi su Palazzo Fuga - aveva ribadito il ministro durante il dibattito - può e deve essere la base per un accordo di programma da siglare tra ministero per il Sud, ministero della Cultura, e Comune di Napoli per dare alla città una certezza, cioè che i soldi che il Recovery fund ha stanziato per la ristrutturazione e riqualificazione di Palazzo Fuga non saranno sprecati». Si tratta di circa 100 milioni che, come ribadito anche dal ministro della Cultura Dario Franceschini, potrebbero non bastare. «Il restauro e la restituzione dell'Albergo dei Poveri ai napoletani è l'opera-simbolo di un Piano di ripresa assai più complesso che comprende l'alta velocità, i collegamenti ferroviari, le infrastrutture materiali e sociali progettate per abbattere il muro della diseguaglianza tra Nord e Sud - sottolinea il ministro - Abbiamo a disposizione risorse senza precedenti e progetti solidi: è tempo di rimboccarsi le maniche. Questo è il compito assegnato alla nostra generazione politica, imprenditoriale, intellettuale. Su questo si misureranno le capacità mie, nostre, di tutti. Chi preferisce rifugiarsi nella lamentazione del si dovrebbe fare di più, dimostra scarso coraggio e lungimiranza». Durante il dibattito di dieci giorni fa, era stata annunciata da Carfagna la possibilità di inviare entro il 7 luglio proposte per l'utilizzo di Palazzo Fuga. Adesso tutte le proposte saranno raggruppate per tema, vagliate, selezionate e messe a sistema. Verranno esaminate da una commissione e costituiranno un elemento di riferimento per le scelte progettuali legate alla riqualificazione della più grande infrastruttura storica italiana. Carfagna ha ribadito più volte di come «Palazzo Fuga tornerà alla vita e sarà restituito alla città e ai napoletani, insieme alla sua storica funzione sociale e al suo valore artistico e culturale. La riqualificazione e rinascita dell'Albergo dei Poveri - questo il pensiero del ministro per il Sud - può diventare davvero il simbolo di una nuova Napoli, di un nuovo mezzogiorno energico, creativo, capace di esprimere creatività e bellezza e garantisco che il mio impegno in questa direzione non verrà mai meno». 

Tra le proposte più gettonate quella di spostare all'interno di Palazzo Fuga, la biblioteca nazionale. Un progetto sposato anche dal ministero della Cultura. «Molto interessante il trasferimento della biblioteca nazionale che consentirebbe di destinare Palazzo Reale a museo» ha ricordato Franceschini, qualche giorno fa a Napoli. Tutte le proposte - sia quelle presentate in diretta, sia quelle giunte attraverso il sito - saranno adesso esaminate e raggruppate per tema, quindi costituiranno un elemento di riferimento per le scelte progettuali legate alla riqualificazione della più grande infrastruttura sociale storica italiana. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino