«Palazzo Penne sede del servizio valorizzazione della Città storica», la mozione M5S

«Palazzo Penne sede del servizio valorizzazione della Città storica», la mozione M5S
Una mozione per proporre Palazzo Penne come sede del servizio valorizzazione della Città storica, nell'ambito delle attività del piano di gestione del Centro...

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Una mozione per proporre Palazzo Penne come sede del servizio valorizzazione della Città storica, nell'ambito delle attività del piano di gestione del Centro storico di Napoli Patrimonio Unesco. A presentarla sono i consiglieri comunali di Napoli del Movimento 5 Stelle Matteo Brambilla e Marta Matano, spiegando che in Consiglio regionale della Campania «è stata depositata un'analoga mozione da parte della consigliera M5S Marì Muscarà».

Secondo gli esponenti pentastellati, Palazzo Penne, edificio costruito nel 1406 in largo Banchi Nuovi, nel cuore del centro antico di Napoli, e che prende il nome dal segretario dell'allora re di Napoli Ladislao I, «potrebbe essere una sede adatta per le attività previste dal Piano di gestione del Centro storico Unesco». Per Palazzo Penne è prevista la ristrutturazione con destinazione a «Casa dell'Architettura e del Design», con un progetto da 10 milioni di euro con fondi del ministero dei Beni e attività culturali, del Comune di Napoli e della Regione Campania. 

La mozione dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle «impegna il sindaco e la giunta ad adoperare tutti i mezzi possibili affinché si possa collocare presso Palazzo Penne la sede di un ufficio che sia presidio e punto di riferimento per l'attuazione, la revisione e il rilancio delle attività previste dal Piano di Gestione del centro storico Unesco; promuovere nel territorio comunale la creazione di progetti di rilancio e valorizzazione di rigenerazione urbana del Centro storico, in sinergia con l'urban center previsto nel Palazzo Penne; rivolgere immediatamente un appello alla Regione Campania e al Ministero della Cultura affinché siano messe a disposizione risorse per il finanziamento di progetti di riqualificazione degli edifici del Centro Storico Unesco ed il rifinanziamento degli incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico sito Unesco».

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Il Mattino