Non è un set di Hitchcock: i colombi minacciano i marmi di Palazzo Reale. Ce ne sono diverse centinaia sui tetti e sotto i porticati, secondo quanto emerge da una relazione...
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L'operazione è affidata alla ditta Sidda Sud ed è in programma a partire dalle 9, inizialmente per tre giorni a settimana. «Strutturata in due fasi, la prima più intesa, con il doppio delle attività rispetto al semestre successivo», dice il titolare Andrea Genovese, per spiegare poi in che cosa consiste esattamente. «Si tratta di una forma di manutenzione. In pratica, si provvede a effettuare una serie di ronde con rapaci addestrati che scacciano i piccioni e anche i gabbiani». Sono tre gli esemplari in mattinata chiamati a soccorrere uno dei luoghi più suggestivi della città, dopo uno studio e l'analisi ambientale lì effettuata. L'obiettivo è quello di fare in modo da non avere più nidi sui tetti e sotto i porticati, e quindi eliminare la colonia, che potrebbe spostarsi nei paraggi. «Ma lo stress porta comunque a una minore riproduzione, a un più basso impatto», chiarisce Genovese.
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«Il Palazzo Reale è il primo sito preso in carico dall'azienda nel capoluogo campano, ma altri progetti sono in corso. In particolare, uno riguarda l'anfiteatro dei gladiatori di Capua», aggiunge Genovese. Ma i falchi vengono anche portati nei pressi dello chalet Ciro, ogni weekend a Mergellina, per le stesse ragioni. E, a cadenze regolari, fanno tappa al Policlinico Gemelli e all'Olimpico di Roma, e nei pressi di stabilimenti industriali come Molino Caputo e Kimbo, aziende attente a mantenere l'ecosistema in equilibrio. In più, il centro storico di Biccari, in provincia di Foggia, a 450 metri di altitudine, è al centro di un ulteriore piano già avviato.
E la bonifica non è l'unica novità per Palazzo Reale. Completati i lavori nella caffetteria, il 28 gennaio apre lo spazio destinato al bookshop in occasione di una conferenza letteraria, in attesa che sia espletata la gara per la gestione. Sono, inoltre, in procinto di cominciare i sopralluoghi in vista del vertice sui Balcani (in calendario il 31 gennaio) promosso dal ministero dell'Interno e, per febbraio, è atteso lo staff di Emmanuel Macron che ha deciso di organizzare l'incontro bilaterale tra Italia e Francia a Napoli. Per i rappresentanti dei due Paesi sarà certamente l'occasione di visitare il museo reso autonomo dal ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, e con un percorso ampliato. Presto saranno accessibili anche il corridoio borbonico, di collegamento con il portone d'ingresso dal lato del San Carlo che presto verrà riaperto, e altre sale tra cui lo studio Murat. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino