«Da trenta giorni il parco del Poggio, sul territorio dei Colli Aminei, è chiuso al pubblico per interventi di manutenzione. Per questo stamattina abbiamo lanciato...
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I cittadini hanno precisato di essere a favore degli interventi di manutenzione, ma chiedono maggiore celerità negli interventi di potatura e verifica statica sugli alberi a potenziale rischio crollo. «Vogliamo una manutenzione che riapra i parchi e che non li chiuda - prosegue Acampora - pensare di tenere chiusi parchi come il parco del Poggio, oasi verde frequentata da centinaia di famiglie e bambini del territorio, è una assurdità».
Tantissimi i partecipanti al palloncino day, sintomo evidente di una problematica fortemente sentita in un territorio che da sempre ha fame di verde pubblico. Il parco di Villa Capriccio, il parco San Gennaro e il parco di via Nicolardi necessitano di urgenti interventi di manutenzione ma, come ha specificato negli scorsi giorni anche il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani, il personale da adibire agli interventi di manutenzione è poco e, soprattutto, sono pochi i mezzi a disposizione.
Mentre si studiano soluzioni per velocizzare l'apertura dei parchi verdi, intanto, le giostrine, le essenze arboree e le strutture presenti nei parchi cominciano a risentire sempre di più della carenza di interventi. Il rischio, nemmeno troppo remoto, è quello di veder chiusi a tempo indefinito le aree verdi, una eventualità che i cittadini, forse memori dell'esperienza del parco Mascagna, vogliono scongiurare a tutti i costi. Prima della chiusura, infatti, il parco del Poggio, uno dei più belli e funzionali della città, era frequentato soprattutto dai bambini che potevano correre e giocare liberamente nel polmone verde del quartiere.
«I palloncini sull'ingresso del cancello del parco del Poggio - conclude Acampora - sono solo un primo appello, una prima richiesta al sindaco de Magistris e agli assessori competenti. Non si può pensare di risolvere i problemi di questa città chiudendo le strade, chiudendo le scuole e chiudendo i parchi solo perchè, nel corso degli anni, non si è fatta manutenzione ordinaria e straordinaria.» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino