Palma Campania. Da quattro milioni e mezzo a 200mila euro, dal pericolo del dissesto finanziario ad una sentenza che fa tirare un sospiro di sollievo al Comune di Palma Campania. ...
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Espropriata nel 2002, la famiglia proprietaria del possedimento fece ricorso al Tar, sostenendo che le procedure del Comune di Palma per ottenere l’area non si erano concluse nei tempi giusti. Il tribunale amministrativo regionale condannò l’ente al pagamento d quattro milioni e mezzo: una cifra "monstre", che avrebbe portato, con ogni probabilità, al dissesto finanziario del Comune.
La sentenza del Consiglio di Stato ha totalmente ribaltato la situazione: i giudici hanno decretato che il Comune di Palma Campania dovrà versare alla famiglia 200mila euro, cioè la cifra dovuta per una normale procedura di esproprio. È stato il professor Ferdinando Pinto a rappresentare come il Comune nella battaglia legale dinanzi al Consiglio di Stato.
Soddisfatto il sindaco Vincenzo Carbone: «Si tratta di una sentenza che ci rasserena e ci consente di andare avanti nel nostro progetto di riqualificazione di quell’area. Abbiamo evitato un provvedimento che sarebbe stato pesantissimo per il bilancio dell’ente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino