La preghiera della Chiesa di Napoli per Papa Benedetto XVI: «Ha sostenuto la comunità cristiana fino all’ultimo respiro»

Toccante l'omelia del vescovo Mimmo Battaglia

La preghiera della Chiesa di Napoli per Papa Benedetto XVI: «Ha sostenuto la comunità cristiana fino all’ultimo respiro»
«Ci ha insegnato che si può scegliere l’ultimo posto anche quando si sta occupando il primo». Così la Chiesa di Napoli si unisce nel dolore,...

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«Ci ha insegnato che si può scegliere l’ultimo posto anche quando si sta occupando il primo». Così la Chiesa di Napoli si unisce nel dolore, esprimendo il proprio cordoglio, per la scomparsa del Papa emerito, Benedetto XVI (spentosi lo scorso 31 dicembre 2022 all’età di 95 anni), attraverso una messa in sua memoria celebrata - nel tardo pomeriggio di oggi (10 gennaio 2023) - dall’arcivescovo partenopeo, Don Mimmo Battaglia, nel Duomo di Napoli.

«Con la sua preghiera nascosta ha sostenuto la comunità cristiana fino all’ultimo respiro: è stato un servo fedele, un lavoratore instancabile» ha detto Don Mimmo nel corso di in una lunga e toccante omelia nella quale ha ricordato le tante denunce fatte da sua Santità contro ogni male. Anche «quello di dentro» chiarisce l’arcivescovo Battaglia parlando ai fedeli dall’altare maggiore del Duomo: «Il Papa emerito ha compreso come ogni rinnovamento della comunità cristiana nasce dalla consapevolezza del male che spesso la abita e da cui va purificata. Per questo non possiamo dimenticare le sue meditazioni nel 2005, per la Via Crucis, e il suo impegno, da Pontefice, per le vittime della pedofilia».

Don Mimmo si è poi soffermato su tre aspetti di Papa Joseph Ratzinger: gentilezza, speranza e silenzio. Sulla gentilezza: «Ce l'ha ricordato anche Papa Francesco – osserva Don Battaglia - la gentilezza di Benedetto era il segno distintivo della sua anima delicata. Innamorata di Cristo e del suo vangelo ma, proprio per questo, rispettosa di tutti gli uomini e di tutte le donne: era gentile con i piccoli che incontrava così come con i grandi della terra, senza nessuna distinzione». Per quanto riguarda la speranza l’arcivescovo metropolita ha rammentato la visita a Napoli del Pontefice, avvenuta il 21 ottobre 2007. In quell’occasione «parlò della speranza come di un piccolo seme da custodire e far fiorire dicendo che “questo seme a Napoli c’è e agisce malgrado i problemi e le difficoltà”. Napoli ha certo bisogno di adeguati interventi politici ma prima ancora di un profondo rinnovamento spirituale: ha bisogno di credenti che ripongano piena fiducia in Dio e con il suo aiuto si impegnino per diffondere nella società i valori del Vangelo». Parlando di speranza Don Mimmo ha in seguito richiamato la missione fatta dall’allora Papa Giovanni Paolo II alla Chiesa di Napoli, quella di «far rinascere la speranza». «Questa missione non si è ancora conclusa» ricorda l’arcivescovo ai fedeli.

Infine, l’ultimo passaggio dell’omelia Don Mimmo lo dedica al silenzio di Papa Benedetto XVI perché «il silenzio è la dimensione più vera della preghiera cristiana». «È nel silenzio adorante – motiva il pastore della chiesa partenopea - che Papa Benedetto lesse in latino la rinuncia al pontificato non scendendo dalla croce ma vivendo in modo nuovo il suo essere discepolo di Gesù Cristo. Un atto coraggioso, profetico, non di un uomo pavido ma di chi ha provato a scuotere le coscienze dei credenti».

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Il Mattino