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Ha accolto la tesi dell'avvocato, la quarta sezione della Corte di Appello di Napoli (presidente Roberto Vescia) che ha ridotto da 30 a 20 anni di reclusione la pena inflitta nei confronti di Emilia Sibillo, moglie del ras Giuseppe Buonerba, condannata per l'omicidio di Salvatore D'Alpino, ritenuto legato ad Antonio Napoletano detto «ò nannone» del clan Sibillo, de «La paranza dei bambini».
Il legale della Sibillo, solo omonima del vertice della paranza (composto, tra gli altri, proprio da Napoletano e dai fratelli Sibillo) Sergio Simpatico è riuscito a convincere i giudici che quell'omicidio non fu premeditato ma frutto di una decisione presa in pochi minuti.
L'omicidio di Salvatore D'Alpino, detto «ò brillante» risale al 31 luglio 2015: in un video agli atti si vide il sicario sparare, uccidere il vero obiettivo del raid, scattato a piazza Mancini, e ferire anche una persona estranea a vicende criminali.
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