Napoli, lo sfregio dei vandali: raid al Parco De Simone due giorni dopo la riapertura

Napoli, lo sfregio dei vandali: raid al Parco De Simone due giorni dopo la riapertura
Poche ore di tregua per il Parco De Simone. Nel tardo pomeriggio di ieri, approfittando del buio, ignoti hanno divelto parte della recinzione posta a protezione dei giardini...

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Poche ore di tregua per il Parco De Simone. Nel tardo pomeriggio di ieri, approfittando del buio, ignoti hanno divelto parte della recinzione posta a protezione dei giardini pubblici di Ponticelli, zona est della città.


Due barre di ferro, risistemate nei giorni scorsi dalla ditta incaricata dal Comune per la riqualificazione della struttura, sono state rimosse con forza e lasciate a terra per diverse ore. Al momento, in realtà, sono due i varchi aperti illecitamente con la rimozione dei pali: uno sul lato di via Gino Alfani, appunto, e l'altro sulla parte che dà su via Luigi Franciosa. Sarà così accessibile a qualsiasi ora del giorno, anche oltre l'orario di apertura al pubblico durante il quale è sorvegliato da diversi dipendenti comunali.
 
La struttura è stata riaperta ufficialmente due giorni fa, venerdì 20 ottobre, con una disposizione firmata dal dirigente del Servizio Attività Tecniche della VI Municipalità del Comune di Napoli. Nella stessa nota si sottolinea che i pericoli che avevano determinato la chiusura i primi giorni di agosto sono stati rimossi con i lavori di somma urgenza autorizzati dall'amministrazione centrale.

Tanta amarezza considerata la somma - oltre 50mila euro - utilizzata per risistemare il parco. La cifra è stata utilizzata soprattutto per il taglio e la manutenzione di numerose essenze arboree di alto fusto che si trovavano in condizione di estremo degrado. Stamattina i guardiani hanno recuperato il materiale danneggiato per evitare situazioni di pericolo ai passanti.

Il parco viene utilizzato come zona di passaggio da una parte all'altra del quartiere. Non è raro che durante la notte il parco sia frequentato - specie da giovanissimi - nonostante l'assenza della pubblica illuminazione e di un impianto di sorveglianza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino