Parco di legalità: cancellato il murale del figlio del boss

L'ordine dei commissari dopo lo scioglimento del Comune

Cancellato il murale del figlio del boss
Bonificata e ristrutturata la villetta comunale di via Amendola, a due passi dal liceo Cartesio. Nello spazio pubblico, inaugurato ieri dalla commissione straordinaria che guida...

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Bonificata e ristrutturata la villetta comunale di via Amendola, a due passi dal liceo Cartesio. Nello spazio pubblico, inaugurato ieri dalla commissione straordinaria che guida il municipio sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata, era stato realizzato un murale raffigurante il defunto figlio di un esponente di spicco delle cosche locali. Il giovane aveva perso la vita in un incidente stradale.

Le operazioni sono state coordinate dagli agenti di polizia dispiegati dalla questura di Napoli. Il murale è stato rimosso, mentre gli altri spazi sono stati oggetto di un'importante operazione di restyling con costi a carico del Comune. La villetta di via Amendola, come evidenziato dal prefetto Rosalba Scialla, era frequentata da tempo da baby gang, spacciatori, tossicodipendenti e delinquenti di vario genere.

«Era importante far sentire la presenza dello Stato in un territorio come quello di Villaricca, dove operano organizzazioni criminali ben strutturate - sottolinea Scialla -. Attraverso il restyling di una villetta comunale abbiamo lanciato un messaggio simbolico e sostanziale. La cittadinanza ora avrà di nuovo a disposizione una struttura importante per le attività ludico-ricreative. Altamente significativa è anche la rimozione del murale raffigurante un giovane defunto, figlio di un importante esponente della camorra locale».

La villetta è stata inaugurata alla presenza dei commissari alla guida del Comune e del vice prefetto di Napoli, Gaetano Cupello. Poco prima del taglio del nastro dello spazio pubblico di via Amendola, i commissari avevano inaugurato anche un bene confiscato alla camorra. L'immobile, situato in via Milano e appartenuto a un affiliato di primo piano del clan Polverino di Marano, è stato destinato ad attività sociali in favore di minori, famiglie meno abbienti e giovani del territorio affetti da particolari patologie. Il bene, che si trova all'interno del parco Miramar, è attualmente gestito da due associazioni, riunite in un'associazione temporanea di impresa: Sportandfund di Giugliano e Incontro di Qualiano.
 

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Il Mattino