Parco sommerso di Gaiola, al via al progetto Cima per la salvaguardia ambientale

Parco sommerso di Gaiola, al via al progetto Cima per la salvaguardia ambientale
Presso l'Area marina protetta Parco sommerso di Gaiola con il supporto degli esperti dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) si sono...

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Presso l'Area marina protetta Parco sommerso di Gaiola con il supporto degli esperti dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) si sono svolti due giorni intensi di esercitazioni pratiche a conclusione del Corso “strategie di primo intervento per la difesa del mare e delle zone costiere delle aree marine protette dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi”, nell'ambito del progetto Cima.

Negli ultimi decenni i disastri ambientali causati dello sversamento di idrocarburi in mare dovuti ad incidenti navali sono aumentati enormemente. Sempre più spesso le immagini di organismi marini agonizzanti invischiati nel petrolio fanno il giro del mondo. Solo una settimana fa l'allarme per la petroliera affondata al largo delle coste tunisine ha tenuto con il fiato sospeso tutto il Mediterraneo.

Ecco perchè Il Parco sommerso di Gaiola assieme ad altre 10 aree marine protette Italiane, ha sottoscritto questo importante accordo con Ispra per il progetto Cima (Contrasto agli inquinamenti marini accidentali da idrocarburi), che si propone, attraverso la formazione mirata di personale e volontari, di contribuire al rafforzamento delle Aammpp perché possano coadiuvare le autorità preposte nel coordinamento e messa in opera delle prime attività di intervento in caso di inquinamenti accidentali nei pressi delle riserve marine.

L'idea è quella di mettere in campo una strategia operativa comune affinchè gli scrigni di biodiversità del nostro Paese siano meno vulnerabili di fronte ad una simile minaccia. Il progetto, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, vede coinvolte ben 11 aree marine protette italiane, in rete per riaffermare ancora una volta l'importanza della salvaguardia dei nostri mari ed il ruolo strategico delle Aammpp quali baluardi di tutela e fucine di buone prassi.

«Sempre più spesso ci capita di osservare inermi questi disastri ambientali, soffrendo e sperando che non si abbattano mai sulle nostre coste. Oggi il Parco della Gaiola assieme a diverse altre Aree Marine Protette Italiane ha deciso di non stare fermo a sperare ma di fare qualcosa di concreto per farsi trovare meno impreparati nei confronti di qualcosa che speriamo di non dover vivere mai. Ringraziamo l'Isprad il Mite per la collaborazione ed opportunità», Maurizio Simeone, direttore Amp Parco sommerso di Gaiola.

«È evidente come il Parco sia molto amato e si percepisce un’estrema cura e dedizione per la tutela dell’area da parte dello staff. Per questo per noi è un’opportunità importante dare un contributo fattivo alla lotta agli inquinamenti accidentali da idrocarburi per rafforzare la protezione dell’ambiente marino costiero di un simile gioiello marino incastonato nella Città di Napoli», Valerio Sammarini, Ispra.

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Il Mattino