Parco Verde, l'impegno della scuola: «Attenzione alta contro la pedofilia»

Il caso della piccola Fortuna Loffredo ha suscitato – e suscita ancora – profondo sdegno in tutto il paese. Teatro di questo dramma, fu il parco Verde di Caivano dove...

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Il caso della piccola Fortuna Loffredo ha suscitato – e suscita ancora – profondo sdegno in tutto il paese. Teatro di questo dramma, fu il parco Verde di Caivano dove ancora oggi il ricordo è vivo e si accompagna al desiderio di giustizia.


A due anni di distanza però, ben poco è cambiato e l’attenzione tra i cittadini e gli operatori del’infanzia resta alta. Proprio loro infatti, dopo aver vissuto – da vicino – questa triste vicenda hanno deciso di rimboccarsi le maniche e ideare nuovi progetti per la salvaguardia dei minori a rischio della zona.

“Fortuna era una nostra alunna” commenta il preside dell’istituto IC3 del parco Verde Bartolomeo Perna. “Da subito ci accorgemmo dei suoi disagi e di tutte le problematiche che la riguardavano. Fu fatto tutto il possibile ma purtroppo non riuscimmo a scongiurare la tragedia”. Nessuno sforzo quindi, fu utile ad evitare il peggio. Oggi il ricordo di quel periodo è ancora vivo nelle menti e nei cuori degli insegnanti dell’istituto e proprio dalla memoria nasce la speranza.

“Noi intendiamo trasformare alcune aree di questa scuola” continua Perna, “in spazi del divertimento e dello svago. Anche la stanze oggi adibite ad uffici, dovranno diventare aree di ritrovo e di gioco per i nostri alunni. Purtroppo ci troviamo in trincea. In un luogo dove tutto sembra essere concesso e dove storie di terrore come quelle di Fortuna possono ripetersi. Riteniamo quindi, che il divertimento sia necessario per riconoscere tutti gli atteggiamenti di chiusura ed isolamento che sono il principale segnale del disagio. Altri casi sono stati evidenziati in questi due anni e certamente tutti noi continueremo a vigilare sui nostri alunni. La nostra idea infatti, è proprio quella di tenere alta l’attenzione attraverso nuove tipologie di intrattenimento. Per restituire e salvaguardare quella serenità a cui tutti i bambini hanno diritto”.  
 
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Il Mattino