Tre città italiane avvieranno con Save The Children il progetto pilota «Futuro Prossimo» che mette al centro la comunità educante per contrastare la...
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L'IMPEGNO
«Futuro Prossimo» si propone di contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa attraverso il ruolo fondamentale della comunità educante, la rete di soggetti che, in un determinato territorio, decide di assumere una responsabilità condivisa per la crescita dei bambini, delle bambine e degli adolescenti e che si impegna per rigenerare il territorio, promuovendo la bellezza, l’inclusione e l’accoglienza, la legalità, la cultura, l’ambiente, la valorizzazione delle differenze, la cittadinanza attiva. «La povertà educativa è un vero dramma nel nostro paese. Un milione e duecentomila minorenni sono in condizione di povertà assoluta e ai bambini e agli adolescenti che vivono nei contesti più difficili, come le periferie urbane, viene negata la possibilità di far fiorire i propri talenti e le proprie capacità. C’è bisogno dell’impegno di tutti per combattere queste odiose diseguaglianze che colpiscono i più piccoli e per rigenerare il territorio a partire dai diritti dei bambini» spiega Raffaela Milano, direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
IL PROGETTO
Al centro del progetto vi è il protagonismo degli studenti che saranno coinvolti in prima persona nella programmazione delle attività, all’interno delle aule scolastiche e nell’ambito del «Punto Luce», il centro educativo già attivo sul territorio. Tra le iniziative: laboratori musicali e teatrali, sport, accompagnamento allo studio, esperienze di cittadinanza attiva. Lavoreranno anche alla costruzione di una mappa del loro quartiere in modo partecipato, con l’obiettivo di creare un’App che consentirà a tutti di individuare sul campo i servizi e le opportunità educative. Verranno sviluppati inoltre piani integrati di contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa. Nel dettaglio, in ogni territorio interessato da «Futuro Prossimo» verranno organizzati incontri tecnici e sarà costituita una cabina di regia. Seguiranno laboratori formativi per tutti i soggetti coinvolti (minori, educatori, insegnanti e genitori), interventi educativi e laboratori finalizzati alla costituzione di gruppi giovanili ed eventi cittadini volti a sensibilizzare la comunità e a presentare i risultati del progetto. Durante il percorso saranno valutati i risultati per poter disseminare le azioni sperimentate anche in altri contesti. «A Chiaiano i ragazzi le ragazze e le loro famiglie saranno il motore dell’intervento, perché proprio dal loro coinvolgimento attivo parte la promozione di un nuovo modello sociale e educativo che vedrà protagonista tutto il territorio» continua Milano.
DATI ALLARMANTI
Chiaiano è un quartiere della Municipalità 8, la più giovane di Napoli: il 25,2 per cento della popolazione ha infatti meno di 18 anni, a fronte di una media cittadina che si attesta al 20,7 per cento. Secondo gli ultimi dati sulla dispersione scolastica (2016/2017) forniti dal Comune, nella Municipalità 8 (Chiaiano, Piscinola, Scampia) si concentra la maggior parte degli abbandoni: il 2,17 per cento degli iscritti alla scuola secondaria di primo grado risulta inadempiente (62 alunni), quasi 7 volte la percentuale della Municipalità 1 (0,32 per cento) e il doppio della media comunale. I dati sono allarmanti anche per la scuola primaria: i casi di abbandono sono l’1,85 per cento (78 bambini bocciati per inadempienza su 127 segnalati), contro una media cittadina dello 0,37 per cento.
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Il Mattino