NAPOLI - Si spostano gli equilibri nel Pd campano. L’onda lunga della componente che fa capo al segretario nazionale Zingaretti arriva anche in Consiglio regionale,...
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Chianese, Daniele e Ciaramella lanciano strali verso Casillo: «Un maggior raccordo e una migliore organizzazione – proseguono i tre della componente di ZIngaretti - consentirebbe l’approvazione di leggi da noi presentate, che giacciono nei meandri delle commissioni, una più solerte e incisiva convocazione delle audizioni nelle commissioni preposte, una migliore e più efficace gestione delle mozioni e degli ordini del giorno, spesso totalmente abbandonati e da ultima ma non ultimo, una migliore gestione del gruppo consentirebbe una informazione più capillare sulla presenza in aula e la possibilità di intervenire e partecipare ai lavori in maniera più puntuale». Questa missiva suona come una bocciatura per Casillo e per la sua gestione del gruppo regionale.
«Tra l’altro, vista l'imminente conclusione della legislatura – incalzano Chianese, Daniele e Ciaramella - si rischia di non riuscire pienamente a veicolare i buoni risultati ottenuti nei cinque anni di governo e di perdere di efficacia nella comunicazione esterna, riguardo agli obiettivi raggiunti dal gruppo e dai singoli consiglieri del Partito democratico». A questo punto bisognerà capire se il presidente De Luca, anche e soprattutto in vista delle imminenti elezioni regionali, voglia evitare strappi tra i democrat e cercare una soluzione mediana che metta tutti d’accordo. Si potrebbe ipotizzare la creazione di un vicecapogruppo del Pd in Consiglio, appannaggio di uno dei tre zingarettiani. Al momento non si esclude nulla, se non il fatto che all’interno del gruppo Pd stia cambiando il vento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino