Continuava a percepire illecitamente la pensione della madre morta da 13 anni, arrivando ad accumulare un tesoro di oltre 300mila euro. È quanto scoperto di una persona...
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I finanzieri sono partiti da Roma con destinazione Alife per verificare di persona se quanto emergeva sui loro computer all'esito dell'incrocio delle risultanze delle banche dati a disposizione fosse corretto; risultava in effetti che erano ancora in pagamento ben tre diverse prestazioni previdenziali, per un totale di circa 2.000 euro mensili (una pensione di invalidità, una pensione di reversibilità e un'ulteriore indennità per cecità assoluta), a favore di una donna, classe 1925, che però risultava da oltre dieci anni. Dagli ulteriori accertamenti è poi emerso che a marzo 2007, quindi 5 mesi dopo il suo decesso, la stessa avesse aperto un conto di deposito cointestato con il figlio; nel seguire il flusso di soldi illecitamente erogati dall'Inps, i militari si sono recati presso lo sportello bancario di accredito delle pensioni, accertando che nel carteggio di apertura della posizione bancaria la firma della donna (peraltro da apporre alla presenza di due testimoni, data la sua cecità) non c'era affatto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino