Castellammare. Si pente Cavaliere, killer del consigliere comunale Tommasino

Renato Cavaliere
Ha avviato la procedura per il pentimento Renato Cavaliere, killer del clan D'Alessandro già condannato per l'uccisione del consigliere comunale di Castellammare Luigi...

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Ha avviato la procedura per il pentimento Renato Cavaliere, killer del clan D'Alessandro già condannato per l'uccisione del consigliere comunale di Castellammare Luigi Tommasino. A una svolta l’inchiesta sull'efferato omicidio di camorra di sei anni fa, era il pomeriggio del 3 febbraio 2009. A poche settimane dall'approdo in Cassazione (udienza fissata a inizio giugno), per quell’omicidio eccellente sono già arrivate le condanne dell'intero commando, ma continuano a restare oscuri i mandanti e il movente.








Dopo il pentimento di Salvatore e Francesco Belviso e di Raffaele Polito, da alcuni giorni sono cominciati i colloqui preliminari per Renato Cavaliere, 45 anni, che ha manifestato l'intenzione di collaborare con l'Antimafia. Era il 19 settembre scorso quando Cavaliere – in videoconferenza dal carcere di Rebibbia, dove è detenuto al regime del 41bis – decise di tagliarsi le vene, estremo gesto compiuto durante il processo per un altro omicidio di camorra avvenuto a Castellammare, quello di Aldo Vuolo (23 marzo 2009). Da allora, lui che è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio Tommasino (sentenza confermata anche in Appello) ha maturato la decisione di collaborare e solo da alcuni giorni ha chiesto all'Antimafia di poter raccontare quello che sa sul clan del quartiere Scanzano. Il primo atto ufficiale è stato rappresentato dalla revoca dell'incarico al suo storico legale, l'avvocato Renato D'Antuono. L'interesse principale degli inquirenti, naturalmente, è concentrato sull'omicidio Tommasino. E soprattutto ci sono ancora troppe ombre sul movente che avrebbe spinto il clan D'Alessandro a emettere la sentenza di morte.



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