«Ischia e Procida rappresentano la piccola pesca, necessario promuovere l'acquacoltura»

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«L'acquacoltura determina un percorso di pesca sostenibile. In questo momento bisogna parlare di sostenibilità e di sostenibilità del mare». Queste...

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«L'acquacoltura determina un percorso di pesca sostenibile. In questo momento bisogna parlare di sostenibilità e di sostenibilità del mare». Queste le parole di Raffaele Amore, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori, in occasione della tre giorni Pescagri che vogliamo!, il nuovo progetto promosso proprio da Cia per lo sviluppo e la valorizzazione dell'acquacoltura e della pesca professionale e sportiva.

«L'acquacoltura può risolvere il problema della sostenibilità nella pesca, ma può essere anche economicamente molto conveniente per i pescatori della nostra regione. Ischia, insieme all'isola di Procida, rappresenta la piccola pesca e in quest'area c'è bisogno di fare tanta promozione rispetto al tema dell'acquacoltura. Questo evento vuole mettere in connessione le aree interne della Campania con le aree di mare perché riteniamo che tale connessione, tra prodotti di mare e prodotti di terra, possa promuovere meglio la nostra regione».

«L'obiettivo è quello di lanciare Pescagri anche a livello regionale, in Campania. Riteniamo che in questa regione ci siano veramente tante opportunità e tante possibilità sia legate alla acquacoltura che alla mitilicoltura»: così Cristiano Fini, presidente Cia. «Pescagri Cia si propone per rappresentare sui tavoli istituzionali, sia a livello nazionale che europeo le istanze dei pescatori. Ma si pone anche come obiettivo di far ottenere finanziamenti ai pescatori che si assoceranno e richiederanno assistenza. Pescagri sta lavorando molto sul territorio nazionale per costruire una rete di pescatori. Il riscontro è positivo perché siamo presenti su tutti i tavoli e di conseguenza riusciamo a portare la voce dei pescatori nel tavolo istituzionale per avanzare le richieste, anche in un momento duro e complicato come quello che stiamo vivendo attualmente».

«L'impegno è sul territorio campano e sul territorio nazionale. Pescagri sta cercando di portare avanti le istanze dei pescatori di mare e degli allevatori, anche perché le politiche europee e mondiali mirano alla sostenibilità. Dobbiamo assolutamente incentivare e sviluppare l'acquacoltura e la coltivazione». A intervenire è Rosa Giovanna Castagna, presidente Pescagri Cia. «Il momento della pesca è molto complicato. Ci sono difficoltà legate, soprattutto in questo momento, al caro carburanti che ha influito su tutto il comparto agricolo e il comparto dei pescherecci, ma dobbiamo incentivare la produzione perché in Italia, con oltre ottomila chilometri di costa, noi mangiamo l'80% di pesce importato. Credo ci siano tante possibilità di sviluppo per le nostre aziende, per i pescatori e per l'economia della filiera».

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Il Mattino