De Magistris jr lascia piazza Vittoria: apre Pescaria e spunta il gazebo

De Magistris jr lascia piazza Vittoria: apre Pescaria e spunta il gazebo
Era annunciato da prima dell'avvento della pandemia l'addio del locale Baroq. Le voci sulla ricerca di acquirenti si rincorrevano praticamente dal mese successivo...

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Era annunciato da prima dell'avvento della pandemia l'addio del locale Baroq. Le voci sulla ricerca di acquirenti si rincorrevano praticamente dal mese successivo all'inaugurazione. Oggi il locale del quale fu socio fondatore il fratello del sindaco di Napoli, non esiste più. Al suo posto un ristorante di una catena, Pescaria che ha chiesto e ottenuto i permessi per piazzare subito un grande gazebo davanti all'ingresso, per accogliere i futuri clienti sui tavolini all'aperto.

La questione della concessione di suolo pubblico venne ampiamente dibattuta prima dell'avvento del nuovo ristorante, le proteste dei residenti erano imperiose all'epoca e lo sono tutt'ora, tanto che è stato già annunciato un ricorso al Tar contro la decisione del Comune di attribuire quegli spazi al ristorante appena aperto.

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Tutto ruota intorno all'affidamento in favore di Baroq dell'area antistante il locale nell'ambito del progetto adotta una strada. Ma prima di andare avanti con il racconto è utile chiarire che attualmente non esiste nessuna ombra sulla vicenda e nessuna ipotesi che qualcuno abbia commesso irregolarità: ciò che segue è solo il racconto degli eventi che hanno portato alla situazione attuale.

Quando il locale si chiamava ancora Baroq e aveva tra i titolari anche il fratello del sindaco, venne fuori una proposta: il ristorante chiese al Comune di potersi prendere cura dell'area antistante il ristorante nell'ambito del progetto adotta una strada. Si tratta di una iniziativa lodevole che consente a un privato di abbellire la città a proprie spese per avere spazi più accoglienti per gli eventuali clienti. Il progetto di Baroq prevedeva l'ampliamento del marciapiede e la cancellazione du numerosi posti auto. I residenti si opposero, i permessi vennero concessi e, difatti, quel marciapiede diventò estremamente ampio. La Soprintendenza, però, chiese di fare attenzione all'eventuale concessione per tavolini e ombrelloni. 

Siamo alla primavera del 2019. Il marciapiede non è stato ancora allargato però la commissione che studia il futuro posizionamento dei dehors in città, in quell'angolo già vede cancellati i posti auto e disegna un bel marciapiede sul quale si stagliano due bei gazebo. Anche se la richiesta per occupazione di suolo, il ristorante di DeMa jr. non l'aveva mai fatta.

Arriviamo a oggi. Baroq non c'è più, il marciapiede realizzato da Baroq invece c'è, e da qualche ora ci sono pure i gazebo anticipati dal documento del 2019 e realizzati dalla nuova insegna. Tutto rispettando norme, regole e permessi ufficiali. 

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Il Mattino