Pescivendolo ucciso a Boscoreale, ritrovata l'auto incendiata dei rapinatori

Pescivendolo ucciso a Boscoreale, ritrovata l'auto incendiata dei rapinatori
Il sindaco facente funzione di Boscoreale, Francesco Faraone, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi in segno di cordoglio per la morte del commerciate Antonio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il sindaco facente funzione di Boscoreale, Francesco Faraone, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi in segno di cordoglio per la morte del commerciate Antonio Morione, e ha disposto l'esposizione a mezz'asta, sugli edifici comunali, della bandiera della Repubblica Italiana e di quella Europea.

«Sei morto per difendere il frutto del tuo lavoro. Spero che chi ha fatto ciò, paghi». È scritto così, accanto ad un fascio di rose rosse depositate davanti alla saracinesca abbassata della pescheria «Il delfino», a Boscoreale, dove ieri sera è stato ucciso il pescivendolo. Fasci di rose, lumini accesi, e qualche biglietto viene aggiunto dai passanti in via Giovanni della Rocca: «Non è giusto morire per difendere il proprio lavoro ed i propri sacrifici» ha scritto un'associazione locale.

All'interno della pescheria, chiusa, il telefono ha squillato a lungo stamattina presto. Chi non sapeva dell'accaduto chiamava per prenotare il pesce ed i frutti di mare della cena della Vigilia di Natale, una tradizione di Napoli e provincia. Quella di Morione è una famiglia con un'antica tradizione nella commercializzazione di prodotti ittici. Lo ricordano i tanti residenti della città vesuviana che negli anni hanno conosciuto prima il padre dell'uomo, impegnato assieme ad altri parenti in questo tipo di attività, e poi i figli Antonio e Giovanni, titolari a loro volta di due esercizi commerciali posti a poche centinaia di metri l'uno dall'altro su quella che è una lunga arteria viaria che conduce fino a Torre Annunziata. 

Due attività, «Il delfino» e «La rosa dei venti», unite ieri sera da un comune destino: stando a quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sulla morte di Morione, entrambe sono infatti state oggetto di rapine, che potrebbero essere state compiute dalla stessa banda. La prima ha interessato «La rosa dei venti», in via Armando Diaz, dove sono stati portati via soldi (da definire ancora in che misura); la seconda la pescheria «Il delfino», che non sarebbe andata in porto a causa della reazione del titolare che ha squarciato una ruota dell'auto, episodio che ha scatenato la reazione del rapinatore armato di pistola.

La stessa auto è stata ritrovata incendiata nella zona del Piano Napoli, alla periferia di Boscoreale. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino