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Ha pestato a sangue la compagna sotto gli occhi terrorizzati del figlio di sei anni. Poi ha devastato tutta l'abitazione distruggendo mobili e suppellettili, tanto da far scappare la compagna che temendo per la sua vita è riuscita a salire in auto e mettersi in salvo presso l'abitazione del padre. E non soddisfatto della "punizione" inflitta, l'uomo è andato su tutte le furie: ha raggiunto l'abitazione del suocero e ha semidistrutto l'auto della compagna.
L'intervento dei carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Valentina Bianchin ha evitato l'ennesima tragedia. L'uomo, in evidente stato di alterazione psichica ( fors eper assunzione di alcol e sostanze stupefacenti) ha continuato a minacciare di morte la sua convivente. Il 38enne accusato in flagranza di reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, su disposizione del pubblico ministero della procura di Napoli Nord diretta da Maria Antonietta Troncone, è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale, in attesa dei provvedimenti del magistrato.
Rassicurata e confortata dai carabinieri la convivente del violento, ha raccontato che da diversi mesi subiva violenze di ogni genere, indipendentemente dagli stati di alterazione dovuti all'alcol e agli stupefacenti dell'uomo.
Dapprima ha aggredito la convivente, che pure in qualche modo ha tentato di reagire per sottrarsi alle botte. E allora l'uomo, in un crescendo di follia violenta, ha iniziato a devastare l'appartamento tra le urla della donna e il pianto disperato del bambino terrorizzato, per aver sentito «ti ammazzo, ti uccido», gridato contro la compagna. La donna, approfittando di un momento di relativa calma, è riuscita a prendere il bambino, è salita a bordo della sua auto, ed ha raggiunto l'abitazione di suo padre, credendo si essersi finalmente messa in salvo con il figlio.
Non è stato così. Qualche minuto dopo, lo scellerato si è materializzato sotto l'abitazione del suocero, ordinando alla compagna di scendere immediatamente. E dopo qualche minuto di inutile attesa, il 38enne, al culmine della follia, ha preso a cazzotti la carrozzeria dell'auto della convivente. E solo l'intervento dei ben otto carabinieri, tanti ne sono occorsi per bloccare l'energumeno, ha messo fine all'ennesima serata di violenze.
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