Fauna selvatica e peste suina, Caputo: «Preparato un protocollo per la gestione in Campania»

In foto Nicola Caputo
La regione Campania si è recentemente dotata di un innovativo sistema telematico di gestione e raccolta dati per i danni da fauna: il «Sistema di gestione dei danni...

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La regione Campania si è recentemente dotata di un innovativo sistema telematico di gestione e raccolta dati per i danni da fauna: il «Sistema di gestione dei danni da fauna selvatica (Sgdf.)», strumento che contribuisce a stabilire un primato per la regione in materia faunistico-venatoria. Inoltre, la Campania, in anticipo rispetto alle altre regioni italiane, ha provveduto a realizzare un protocollo di intervento per la peste suina, che prevede azioni di sorveglianza passiva tramite il sistema sanitario e gli ambiti territoriali di caccia e intervento attivo.

Nella giornata di ieri si è svolto, presso l'auditorium dell'isola C3 al Centro Direzionale di Napoli, un evento divulgativo incentrato sul «Sistema di gestione dei danni da fauna selvatica in Campania» (Sgdf) e sulla gestione dell'emergenza della peste suina (Psa). «Abbiamo predisposto un protocollo di gestione sanitaria regionale - ha detto nel corso dell'incontro Nicola Caputo, assessore all'Agricoltura della regione Campania -, che costituisce un esempio a livello nazionale. La Campania è ora pronta ad affrontare qualunque emergenza nei tempi e nelle modalità più opportune per evitare che il virus della Psa dilaghi, minando l'agro-economia regionale ed in particolare la suinicoltura campana, che vanta razze tipiche e di pregio, come il maialino nero casertano».

«Con l'approvazione del piano di gestione e controllo del cinghiale per il triennio 2022-2024 - ha aggiunto l'assessore Caputo - abbiamo dato una concreta ed efficiente risposta al fenomeno della crescita esponenziale della popolazione di cinghiale in Campania. Il piano triennale, che è avallato dall'Ispra, corredato di procedura VAS e basato su sistemi di telecontrollo, costituisce un vero primato ed è destinato a divenire un riferimento per le altre regioni. Il sistema di interventi così composto ci consentirà di attuare al meglio il controllo delle specie selvatiche, a tutela di tutte le filiere».

Al seminario tecnico di ieri hanno preso parte i principali esperti in materia faunistico-venatoria e della sanità pubblica veterinaria a livello nazionale. Tra i partecipanti: Maria Passari, direttrice generale D.G. Politiche Agricole (Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania); Vincenzo Caputo, direttore generale Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche e Centro referenza PSA, che ha confermato le prime rilevazioni di peste suina anche nella regione Piemonte; Paolo Varuzza, Dipartimento Medicina Veterinaria Università Federico II di Napoli; Giuseppe La Rocca «Campania Caccia»; Antonio Limone, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; Aniello Anastasio Dipartimento Medicina Veterinaria Università Federico II di Napoli; Paolo Sarnelli, Responsabile UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria,

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Il Mattino