Pianura, il monito di Don Coluccia: «Voi siete gente che spara, noi siamo gente che spera»

Pianura, il monito di Don Coluccia: «Voi siete gente che spara, noi siamo gente che spera»
«Voi siete gente che sparate, Noi siamo gente che speriamo», così Don Antonio Coluccia, il padre vocazionista che da anni combatte il racket ha esordito alla...

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«Voi siete gente che sparate, Noi siamo gente che speriamo», così Don Antonio Coluccia, il padre vocazionista che da anni combatte il racket ha esordito alla manifestazione pubblica di Pianura contro la camorra a cui è stato chiamato a intervenire. Un grido contro la criminalità e i violenti avvenimenti che in questi giorni si stanno consumando nel quartiere con sempre più frequenza. Una violenza inaudita che sta facendo precipitare i cittadini onesti, e ne sono tanti, nella paura e nello sconforto.

L’assemblea si è tenuta nei pressi del parco “Falcone-Borsellino”, una scelta simbolica per dare un segnale chiaro che la gente è esausta e necessita di un intervento concreto e immediato dello Stato.

 

Alla manifestazione era presente anche la mamma di Andrea Covelli, il ventisette barbaramente ucciso, il cui corpo è stato rinvenuto il primo luglio nelle terre di Pianura. Accorato l’ appello della donna per cui, dato l’efferato omicidio e la guerra tra i clan della zona, il questore - probabilmente per ragioni di sicurezza - ha disposto che la salma non entri in chiesa per il rituale liturgico. Un duro colpo per la famiglia, una scelta che la madre stessa ha definito come “uccidere Andrea per la seconda volta”.

La manifestazione organizzata da Stefania Mautone, con la presenza del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il giornalista Pino Grazioli, ha fatto emergere alcune delle principali problematiche del quartiere, prima fra tutte la totale assenza delle istituzioni. Una mancanza ingiustificabile che alimenta il disappunto dei cittadini sempre più soli in questa battaglia per la legalità.

Don Antonio Coluccia ha esortato i presenti, e tutti quelli che hanno seguito la manifestazione in diretta sui canali social, a denunciare e a essere uniti perché solo uniti e nella fede si può sconfiggere il male, questo male.

«L’omertà non è un’attitudine cristiana, l’omertoso si macchia di un peccato sociale. Accanto alla porta della paura c’è la porta del coraggio”, e continua “Pianura è una terra santa, perché questa è la terra di un uomo santo, San Giustino».

A questo incontro hanno partecipato circa un centinaio di persone, molte di più erano collegate in rete, il prossimo venerdì 15 luglio ci sarà un'altra manifestazione e a quel punto, si spera che i presenti siano migliaia, resta solo da chiedersi se le istituzioni saranno presenti.

Intanto, a giorni, il Prefetto di Napoli su sollecitazione del sindaco Gaetano Manfredi, ha convocato un Comitato per l' Ordine Pubblico e la Sicurezza su Pianura e Ponticelli.

 

 

 

 

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Il Mattino