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La vicenda del restauro della fontana del Tritone - conosciuta familiarmente come fontana delle paparelle di piazza Cavour sembra essersi conclusa col più classico dei come volevasi dimostrare. Fin dall'annuncio della rifunzionalizzazione della fontana, chiusa e vandalizzata dal lontano 2015, i cittadini avevano avanzato le loro perplessità circa lo stato di degrado che caratterizza da ormai diversi anni piazza Cavour. Un degrado che non può essere sfuggito agli occhi dei tanti esponenti istituzionali - sia Comunali che Municipali - che in questi giorni sono accorsi al capezzale della fontana per l'immancabile selfie di rito post inaugurazione.
Eppure nonostante il costoso intervento di ripristino resosi necessario per le precarie condizioni della fontana - ripristino costato circa 50.000 euro - sia stato portato a termine da diversi giorni, e nonostante la massiccia presenza di consiglieri e assessori - con fotografi al seguito - la zona continua ad assomigliare a un desolato e desolante campo di battaglia. Da questo punto di vista a nulla sembrano essere serviti gli appelli e le esortazioni dei cittadini all'amministrazione comunale. Il campo dei senza fissa dimora che circondava la fontana e l'aveva resa praticamente off limits anche per chi voleva semplicemente ammirarla si è spostato solo di pochi metri, nell'area retrostante la fontana.
I prati parzialmente rinsecchiti e costellati da feci canine - simbolo di una diffusa inciviltà da parte di molti proprietari di animali -, i bagni vandalizzati, lasciati nell'abbandono e alla mercè dei tossicodipendenti e i cumuli di spazzatura che spuntano qui e la fanno da triste cornice ad un monumento che, ormai ne sono convinti in molti, rappresenta nient'altro che l'ennesima cattedrale nel deserto.
Il comitato Diritti Essenziali guidato da Patrizia Bussola, uno dei più attivi della zona, è stato tra i primi a denunciare lo stato di degrado della piazza e a chiedere al Comune - in particolare agli assessori competenti - interventi concreti sul fronte del decoro urbano e sul delicato fronte della sicurezza nelle ore serali e notturne. «Siamo felici - ha affermato Patrizia Bussola - che la fontana sia stata ripristinata, ma come cittadini ci aspettiamo che venga recuperata anche la dignità degli spazi verdi che la circondano, soprattutto l'area destinata ai bambini e alle famiglie».
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