L'allarme è stato lanciato dai cittadini che nel cuore della notte tra venerdì e sabato, hanno notato le luci bluastre della Sala slot aperta in piazza Dante....
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Nei mesi scorsi, infatti, l'annuncio dell'inaugurazione della sala impresso su uno striscione scatenò le proteste dei residenti. L'intero quartiere e numerose associazioni a cui fecero eco l'assessore comunale alle attività produttive, Enrico Panini e il presidente della Seconda Municipalità, Francesco Chirico, rivendicarono l'abuso di una simile attività di intrattenimento. In quell'occasione partì una rete per dire «no all'apertura della sala slot in piazza Dante» a cui aderirono anche attori e personaggi dello spettacolo nonché i presidi delle scuole del quartiere. «Si tratta di un regolamento scritto nero su bianco e vigente per il Comune di Napoli chiarisce Gennaro Esposito ex consigliere comunale autore della normativa che disciplina l'allocazione delle sale slot- l'attività di gioco d'azzardo in piazza Dante non può aprire a causa della sua vicinanza a numerosi istituti scolastici'. Lo scorso aprile la polizia municipale, su richiesta di Chirico, stilò un documento esprimendo il parere negativo e l'impossibilità di autorizzare la sala slot.
Durante i controlli di ieri, effettuati dall'Unità Operativa Avvocata della polizia municipale comandata da Rodolfo Raiola, è emerso che il gestore possiede un'autorizzazione rilasciata dalla Questura ma questo documento contiene, in ogni caso, un capoverso in cui è citato che il documento «deve intendersi con il regolamento comunale e regionale vigente in materia». A conti fatti, secondo la legge applicata dal Comune che disciplina queste normative, quella sala non può e non potrà mai aprire ma la vicenda si è complicata ulteriormente nonostante la multa di 500 euro ed il primo blitz della polizia municipale. «È stata commessa un'illegalità attraverso una furbizia burocratica ma noi vigileremo su questo abuso e lo impediremo- tuona Chirico- al secondo blitz della polizia municipale, avvenuto ieri sera, il gestore ha esibito una richiesta telematica di autorizzazione denominata scia che ha potuto effettuare con l'autorizzazione della Questura e che gli consente di essere aperto finché gli uffici della polizia amministrativa che ricevono la richiesta non la rigettano». In pratica, si tratta di un trucco che sfrutta le carenze della normativa e su cui si potrà agire solo ad apertura degli uffici, lunedì mattina, giorno in cui scenderanno in campo anche Federconsumatori e Acli della città metropolitana, con i rispettivi presidenti Rosario Stornaiuolo e Gianvincenzo Nicodemo. che annunciano: «Pronti ad agire per via legale».
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Il Mattino