Piazza Leonardo, cantiere fermo: caos e proteste

Piazza Leonardo, cantiere fermo: caos e proteste
 Pressing del Comune di Napoli sulla cooperativa affidataria dei lavori del garage di piazza Leonardo. Al momento il cantiere è fermo e il braccio di ferro tra...

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 Pressing del Comune di Napoli sulla cooperativa affidataria dei lavori del garage di piazza Leonardo. Al momento il cantiere è fermo e il braccio di ferro tra amministrazione e ditta esecutrice dei 150 box auto interrati va avanti da gennaio, a suon di carte bollate e diffide. Intanto il quartiere protesta: i residenti non ne possono più di vivere nel caos provocato dal cantiere. Il rischio al quale si va incontro, semmai dovessero presentarsi ulteriori ritardi nelle consegne, da parte della società edilizia, è di passare alla risoluzione contrattuale tra le parti. In pratica gettare al vento gli ultimi quattro anni di cantiere. Lo scontro è cominciato il 4 gennaio, quando Palazzo San Giacomo ha assegnato alla cooperativa edilizia Celebrano, il termine massimo di 60 giorni per produrre quanto necessario per la consegna delle aree pubbliche occorrenti alla realizzazione del parcheggio.


Termine scaduto il 6 marzo. Cosa vuol dire? Che la ditta avrebbe dovuto completare le verifiche e le operazioni necessarie per la presa in consegna, da parte degli uffici del Comune, dei nuovi manufatti fognari realizzati nell’ambito dei «lavori propedeutici» alla costruzione vera e propria del parcheggio. Ma non solo. La cooperativa si sarebbe dovuta attivare anche a ridurre al minimo l’area di cantiere; ad eliminare, all’interno del cantiere, ogni deposito di materiale; porre in essere tutte le precauzioni e i dispositivi necessari per garantire la sicurezza e l’igiene dell’area; ripristinare la pavimentazione; tenere in costante efficienza la segnaletica orizzontale e verticale. Il 1 marzo la ditta ha comunicato al Comune di aver provveduto all’eliminazione dei depositi di materiale e alla verifica della segnaletica stradale, chiedendo però una proroga per il completamento delle altre operazioni.

Il motivo è semplice: la Celebrano vorrebbe «attendere l’esito del contenzioso pendente innanzi al Consiglio di Stato (dopo la denuncia dei residenti che si sono opposti alla costruzione di box interrati in piazza Leonardo) prima di procedere con gli adempimenti connessi e conseguenti all’inizio dei lavori», rilevando che «nella plausibile incertezza in merito alla portata ed agli effetti della imminente sentenza della giustizia amministrativa non sarebbe ragionevole dare avvio ai lavori esponendo la cooperativa, l’impresa appaltatrice e tutti gli altri operatori coinvolti nel progetto ad un pregiudizio economico di enorme entità nelle denegata ipotesi in cui tutto venisse poi vanificato dalla pronuncia del Consiglio di Stato».


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