Piazza Leonardo, il cantiere eterno: amianto e rifiuti al posto dei box

Piazza Leonardo, il cantiere eterno: amianto e rifiuti al posto dei box
I tubi di amianto abbandonati in piazza Leonardo sono l'ultimo episodio di una storia che da 7 anni si gioca tra cantieri e tribunali, degrado e burocrazia, restyling promesso...

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I tubi di amianto abbandonati in piazza Leonardo sono l'ultimo episodio di una storia che da 7 anni si gioca tra cantieri e tribunali, degrado e burocrazia, restyling promesso e fallimenti, proteste e scavi, sprofondamenti e ordinanze. Il 16 luglio ci sarà una nuova udienza, del Consiglio di Stato, sulla realizzazione dei box auto che dovevano snellire il caos del parcheggio in zona collinare e restituire ai cittadini una piazza ammodernata. Invece 7 anni dopo piazza Leonardo è al punto di partenza. Anzi peggio.


I tubi di eternit sono stati ritrovati dieci giorni fa durante l'ultima bonifica del cantiere: coi lavori al palo da decine di mesi, gli scavi per i box auto già prima del Covid erano diventati un immondezzaio per gli incivili. «Credo siano stati abbandonati da uno dei tanti che hanno usato il cantiere come discarica - si sfoga Geremia Gargiulo, edicolante - L'assessore Clemente, quando è venuta dopo il lockdown, ci ha detto di voler eliminare l'area di cantiere da qui e che il marciapiede dovrà tornare come prima». «Qui ci sono molti topi - prosegue Gargiulo - Il civico 31 ha un problema di fogne, dovuto ai tanti lavori nei sottoservizi. Ogni tre mesi bisogna spurgare le fogne. L'unica cosa che mi chiedo è: la cooperativa ha interesse a farlo questo parcheggio? Se mancano i soldi per costruire i box, almeno restituissero un po' di dignità a questa piazza, che sta così da 7 anni». Si sfoga anche Dario Esposito, avvocato e membro del Comitato piazza Leonardo 2.0: «La Celebrano ndr la cooperativa che detiene la concessione dopo aver vinto il ricorso al Tar nell'agosto scorso contro il Comune, non ha mai ripreso i lavori. A maggio, dopo il lockdown, Comune e ditta sono venuti qui a parlare della pulizia del cantiere. I tubi stati scoperti più di una settimana, qualcuno ora ci ha messo su delle plastiche».
 

Nei fatti, il destino dell'area è ancora nelle mani dei giudici del Consiglio di Stato. Il progetto proposto al Comune nei mesi scorsi prevedeva lo spostamento del cantiere tra il centro della piazza e via Suarez, e la realizzazione di 150 box (molti meno di quelli previsti nel progetto iniziale). La trattativa tra Celebrano e Palazzo San Giacomo (che aveva detto di no a un piano dedicato a parcheggi a ore) è saltata all'improvviso, quando il Comune ha fatto ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che aveva annullato la revoca della concessione per i parcheggi (emessa dal Comune stesso nei confronti della cooperativa). L'ennesima azione legale trapela dalla piazza ha fatto titubare gli investitori pronti a finanziare il nuovo (e ridimensionato) progetto, anche loro in attesa dell'udienza del 16. «L'appello è arrivato nel momento in cui c'era in atto una consultazione tra cooperativa e Comune per arrivare alla definizione delle modalità di ripresa dell'esecuzione dell'opera, all'esito della sentenza del Tar di agosto 2019 - spiega Ezio Zuppardi, avvocato della Celebrano - All'approssimarsi della scadenza dei termini, è arrivato l'appello fatto dall'avvocatura del Comune. Siamo in attesa dell'udienza del Consiglio di Stato».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino