Napoli choc: a Piazza del Plebiscito il colonnato della vergogna tra degrado e clochard

La basilica di San Francesco di Paola assaltata da vandali e senzatetto

Piazza del Plebiscito, il colonnato della "vergogna " tra degrado e clochard
Tra le sue preziose colonne, sono state scritte pagine di storia, sotto il suo lungo porticato in passato, si incontravano artisti e intellettuali e, in tempi più recenti,...

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Tra le sue preziose colonne, sono state scritte pagine di storia, sotto il suo lungo porticato in passato, si incontravano artisti e intellettuali e, in tempi più recenti, la sua inconfondibile forma architettonica, è servita da quinta scenografica per film e fiction d'epoca.

Stiamo parlando del colonnato della basilica di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito a Napoli.

Il monumento neoclassico, tra più conosciuti e frequentati della città, ma anche il più degradato.

«È una vergona senza fine»,  dicono amareggiati, gli assidui frequentatori di piazza del Plebiscito.

E purtroppo, hanno ragione.

Basta salire qualche gradino e percorrere i primi metri del colonnato per prendere coscienza dello stato di forte abbandono e degrado del monumento.

Le scritte selvagge, sono ovunque e non rimosse, si “stratificano” col tempo confondendosi tra loro, mentre gocce d'acqua cadono insistenti dall'alto, in un punto preciso del soffitto, ricordando una perdita ormai decennale. Ma non solo.

Per chi ha voglia di avventurarsi fino in fondo al percorso, superati alcuni marmi settecenteschi rovinati al suolo, sul lato destro della scalinata principale e che nessuno si preoccupa di recuperare, c'è l' accampamento di fortuna dei senza fissa dimora, sempre invaso da immondizia, urine coperte e materassi lerci. Povera gente che, sfrattata dalla Galleria Umberto e dalle aiuole di piazza dei Martiri, ha trovato rifugio sul lato “oscuro” del colonnato. Così come uno stuolo di gabbiani che non disdegna di planare da quelle parti per sottrarre avanzi di cibo. 

Un pessimo biglietto da visita per la piazza principale della città che tuttavia resta, la meta preferita dai turisti e napoletani. Inorriditi.

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Il Mattino