Denunce e segnalazioni non sembrano essere state sufficienti a risolvere lo spinoso problema del mercatino della monnezza che, dopo i presidi a porta Nolana, si è...
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Ad aggravare ulteriormente la situazione, la presenza, proprio a piazza Principe Umberto, di una attività commerciale gestita da extracomunitari che è finita più volte nel mirino dei controlli per il mancato rispetto degli orari di apertura e chiusura. All'interno di questa attività, come segnalano i cittadini, proseguirebbero senza sosta vendita di alcolici e di stupefacenti, ad uso e consumo di italiani e stranieri. Il turismo, che pure sta conoscendo una notevole impennata in questa zona di Napoli, è fortemente penalizzato dalla terribile immagine delle lunghe distese di coperte e lenzuoli sui quali i venditori, quasi tutti di origine rom, vendono per pochi spiccoli le loro mercanzie.
«I turisti scappano da queste zone - la denuncia di Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana, Progetto Napoli - perchè non sono sicure e per lo spettacolo indecente che offre questa parte dimenticata di Napoli. Sono in molti ad aver investito nel turismo, incoraggiati dalle rassicurazioni del Comune. Per molti questi investimenti si stanno traducendo in perdite. Fa rabbia - prosegue - vedere che a poche centinaia di metri si lavora alacremente per ripristinare una aiuola ed una piazza che saranno teatro di una kermesse politico-elettorale mentre, a piazza Principe Umberto, regna il degrado più assoluto. Le soluzioni proposte per risolvere il problema sono del tutto inefficaci e sono sintomo di una politica ormai non in più in grado di dare risposte al territorio e ai cittadini che chiedono i loro sacrosanti diritti».
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Tira aria di polemiche nel quartiere Vasto. Pochi giorni fa i muri del quartiere sono stati tappezzati da manifesti affissi da un ex assessore della prima giunta Perrella che puntava il dito contro l'operato del presidente della IV municipalità e, soprattutto, contro il rimpasto voluto dal numero uno del parlamentino di via Gianturco. Perrella, a sua volta, ha duramente puntato il dito contro l'operato del suo ex assessore, accusandolo di aver affisso abusivamente manifesti politici nel quartiere. Un battibecco-social mentre le strade del quartiere attendono ancora di essere liberate dall'ignobile mercatino della monnezza. Mercatino che, una mente forse troppo fantasiosa, vorrebbe debellare con la costruzione di un'area di libero scambio in un'altra zona della città. Peccato che, come in molti hanno già sottolineato, vendere mercanzie recuperate dai cassonetti è illegale e non può essere autorizzato da nessuno, se non altro per ragioni igieniche. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino