Ipotesi di abusi edilizi, occupazione di suolo pubblico e violazione della legge paesaggistica. Questi i reati supposti...
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Ipotesi di abusi edilizi, occupazione di suolo pubblico e violazione della legge paesaggistica. Questi i reati supposti dalla procura ed alla base dei sigilli posti ai sei gazebo, dei cinque locali sequestrati, in piazzetta Rodinò. Ma tutto resta come prima.
I residenti dei luoghi della movida partenopea infatti, ritengono che questo non sia sufficiente a fermare le attività notturne. Questa mattina presto poi, su alcuni cartelli dei Gazebo sequestrati, si leggeva: "stasera cantine si sposta al abusi, angolo via Bisognano".
"Nulla di nuovo" affermano in strada, "l'interruzione è solo momentanea e non ha impedito ai ragazzi di darsi appuntamento poco più avanti". C'è chi però, ritiene questa una azione importante che potrebbe significare la "rinascita" del quartiere.
"Possiamo finalmente dire" dichiara Caterina Rodinò del comitato Chiaia Vivibile, "che è stata fatta un po' di sana legalità. Speriamo che questa piazzetta del centro di Napoli (patrimonio mondiale dell'unesco) riacquisti il giusto decoro senza più quelle pedane ed ombrelloni con plasticoni appesi, tavoli e sedie multicolor, che la deturpano ogni giorno". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino