Un’ostruzione al bypass. Con un soccorso più veloce, forse, il grande bluesman di «Napule è» poteva essere salvato. La procura di Roma, che sulla morte di Pino Daniele ha...
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L’esame del cuore, effettuato nei giorni scorsi, a un mese dalla cremazione, avrebbe fatto emergere il dettaglio cruciale dell'occlusione. Ora spetterà ai periti nominati dalla procura, Giorgio Bolino, Vittorio Fineschi e Giuseppe Ambrosio, accertare la causa e la tempistica della morte. L'interrogativo è sempre lo stesso: i cinquanta minuti necessari per accompagnare Pino Daniele dalla casa in Maremma fino all’ospedale Sant’Eugenio a Roma, con Amanda Bonini, compagna del cantante al volante a tutta velocità, sono stati fatali, come sembrerebbe dalle prime indiscrezioni? Sarebbe stato meglio affidarsi all'ambulanza in arrivo da Grosseto e rispedita indietro, pare, su disposizione proprio di Pino Daniele, deciso a farsi visitare dal proprio medico di fiducia?
Due mail intanto confermerebbero che l’infarto fatale sarebbe stato annunciato da alcuni sintomi sottovalutati. I carabinieri hanno anche acquisito il cellulare e il tablet del bluesman, gli investigatori delegati alle indagini riscotruiranno gli ultimi contatti.
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