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«Sono partiti da ottobre 14 mesi in cui lavoriamo con i giovani della Sanità sulla musica tradizionale napoletana come Murolo e su quella contemporanea come Pino Daniele. È un percorso che cerca talenti nei neet e punta a creare una nuova impresa che conservi e diffonda la tradizione musicale di Napoli». Così Lorenzo Scirocco, coordinatore del progetto, parla di Tornaccantà, l'idea realizzata dalla Fondazione di Comunità San Gennaro, il Nuovo Teatro Sanità, la Cooperativa sociale Sanitàrt, il Consorzio sociale Coop4Art, la Cooperativa sociale La Paranza, l'Impresa sociale Kalòs, e sostenuta da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione Cesvi.
Oggi il progetto, finanziato con 150.000 euro da Intesa Sanpaolo raccolto tra i liberi doni dei clienti, è stato lanciato con l'idea di base di coinvolgere e restituire dignità agli spazi, alle risorse e ai talenti presenti nel rione Sanità, dando una casa alla canzone napoletana. L'obiettivo è infatti proprio quello di allestire e avviare la prima Casa della Canzone napoletana del rione, così da trasformare talento e passione in un'occasione educativa e professionale per i giovani del quartiere.
L'Accademia sarà dedicata a giovani e giovanissimi, tra i 12 e i 35 anni, e avrà uno spazio formativo negli ipogei della basilica di Santa Maria del Buon consiglio a Capodimonte e un spazio-teatro permanente allestito per le performance nella Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi. «Al momento - spiega Scirocco - abbiamo già 10 ragazzi nel progetto e lavoriamo per coinvolgerne altri, contattando anche i licei musicali di Napoli. Guardiamo al talento ma anche alla voglia di entrare in un progetto che porterà a lavorare insieme nel settore musicale». Un'opportunità in particolare per i ragazzi della Sanità che «è un quartiere di Napoli che pullula di artisti - spiega Carlo Geltrude, uno degli allievi - ed è anche un percorso artistico che crea percorsi di lavoro.
Tornaccantà coinvolgerà maestri professionisti partenopei per corsi di mandolino, chitarra, percussioni, fiati e canto. Il progetto si propone inoltre di realizzare 3 rappresentazioni dello spettacolo «Voci e Note dal Rione Sanità», di accompagnare la costituzione di un'impresa sociale e culturale. Al progetto prenderanno parte i giovani del Rione Sanità, l'80% dei quali Neet. «Portare avanti l'impegno della banca - spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale di Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo - significa puntare su uno sviluppo inclusivo e sostenibile capace di individuare e realizzare iniziative come questa, contro la povertà educativa e l'isolamento sociale dei giovani. A Napoli, e soprattutto in un quartiere popolare come la Sanità, la musica e la canzone sono importantissimi strumenti di socializzazione, attraverso i quali è possibile scoprire nuovi talenti e anche fornire occasioni di sviluppo professionale. Il nostro Gruppo garantisce un importante contributo alle istanze sociali delle comunità in cui opera anche attraverso il programma Formula, dedicato al crowdfunding per i territori e accessibile dalla piattaforma di raccolta fondi For Funding».
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