Roma. «Mi saluti il capitano», dice al giovane carabiniere che gli consegna la copia del verbale con l’elenco dei documenti acquisiti sul paziente Pino Daniele. Il professore...
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Il professore Gaspardone, 58 anni, direttore dell’Uoc, esperienze professionali a Londra, docente all’Università di Tor Vergata, ha seguito per 30 anni il cuore impazzito del cantante napoletano. Ci tiene a precisare: «In tutto questo tempo, ho sempre rispettato la privacy del paziente. Nessuno, fino ad ora, sapeva che io fossi il suo cardiologo. L’ho seguito dal 1993, dall’intervento dei 4 by-pass».
Il professore, che vanta una sua conoscenza musicale da conservatorio a Padova e suona la chitarra, si dirige verso gli uffici della Direzione sanitaria. Vuole parlare della visita dei carabinieri, spiegare. Durante il tragitto, tra scale e ascensore, dice, seccato dalle polemiche: «Ne ho sentite tante, ma le pare che un paziente, che ha avuto i primi by-pass a 30 anni, non fosse a rischio continuo?»
A far discutere sono però i drammatici momenti di domenica sera, quelli della fatale decisione a mandare indietro l’ambulanza del 118 partita da Orbetello per dirigersi a Roma. Un consiglio-invito del professore? Gaspardone è stizzito: «Io gli ho solo consigliato di chiamare un’ambulanza subito. Mi ha risposto che si fidava solo di Gaspardone, cosa potevo dirgli? È stata una scelta del paziente quella di venire al Sant’Eugenio.
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Il Mattino