POZZUOLI. "Siamo ormai a più di 70 donne che si sono rivolte al centro antiviolenza di Monterusciello e Cappella per l'ambito 12 della zona flegrea: una situazione...
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Nella maggior parte dei casi le donne oggetto della violenza chiamano direttamente il centro, così come sono spesso le forze dell'ordine che indicano di rivolgersi al centro antiviolenza. "Le cause possono essere molteplici - spiega la dottoressa Capaldo -. Spesso, comunque, è associato alla non accettazione da parte dell'uomo che il rapporto è ormai deteriorato. Così come abbiamo notato che è molto diffuso l'abuso di sostanze stupefacenti da parte dei partner. Non bisogna nemmeno sottovalutare la violenza assistita, circa il 40%, di cui sono vittima i figli minori che si ritrovano ad essere involontariamente spettatori e spesso oggetto nel corso della separazione". Lo sportello antiviolenza dell'area flegrea si trova a Monterusciello in via Martini presso il centro di pronta e transitoria accoglienza per minori e donne in difficoltà e a Monte di Procida in via Cappella al civico 401 presso il centro materno infantile dell'Asl Napoli 2 Nord. Due sono i numeri sempre attivi a cui le donne vittime di violenza possono rivolgersi e sono 3319840148 e 3319840032. "In questi mesi abbiamo svolto anche un lavoro di sensibilizzazione nelle scuole del territorio - spiega la dottoressa Capaldo -. La rete è importante per far conoscere ancora di più l'esistenza del nostro sportello". Il centro, inoltre, organizza anche percorsi di orientamento di gruppo per far lavorare insieme le donne e indirizzarle a ricercare nuovi percorsi. "Il lavoro per molte donne è un processo di emancipazione e liberazione dalla condizione di subalternità psicologica ed economica per uscire dai contesti di violenza - conclude la dottoressa Capaldo -. Il lavoro è scarso e spesso ci vogliono lunghi mesi di attesa prima di individuarne uno possibile. In questo senso occorre fare molto di più per creare le condizioni di autonomia che significa la possibilità di avere una nuova casa per una nuova vita". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino