La Margherita è la più famosa nel mondo, altrettanto lo è la fantasia dei napoletani. Così anche se la pizza per antonomasia resta sempre lei, per la quinta edizione del...
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In onore delle origini calabresi della conduttrice di "Made in Sud" la pizza non poteva che essere piccante: 'nduja con pomodorini spunzillo del Vesuvio cotti per 10 ore nel forno e mozzarella di bufala.
Pizze speciali anche quella al carbone vegetale e al finocchietto della pizzeria di Vico Equense "Da Gigino l'Università della pizza", mentre altri come la storica pizzeria Brandi, dove leggenda vuole sia nata la Margherita, preferiscono sfornare esclusivamente quelle classiche.
E tra un assaggio e l'altro la pizza è prima di tutto un'arte così ci si imbatte anche in opere artistiche tutte da ammirare e da mangiare. Come le 'Margherita - ritratto' di Errico Porzio della pizzeria Lampo 2 che su pomodoro e mozzarella ha disegnato per quest'occasione il volto del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e di personaggi napoletani famosi come Maradona e Totò. O il Villaggio della Pizza e il Golfo di Napoli interamente riprodotti e fatti di cornicione e pasta della pizza creati dalle mani del pizzaiolo Carmine Mauro presso lo stand della pizzeria Novecento.
Pizze che diventano freestyle nelle esibizioni acrobatiche e nelle mani dei fratelli Tramontano della pizzeria 'O Sarracino'. Arte vera e propria quella della pizza che tutto il mondo ci invidia e vuole imparare. Così presso lo stand "Da Gennaro" ci trovi dei giapponesi di Singapore che si cimentano a fare le pizze seguiti da Alessandro pizzaiolo e insegnante.
E c'è chi quest'arte la tramanda di padre in figlio come Errico di Pietro della pizzeria "Pala Pizza", maestro pizzaiolo e vincitore di diversi premi, che porta la pizza SGT (specialità tradizionale garantita) in diverse città del mondo, ma soprattutto ha trasmesso quest'amore al piccolo Armando che ad appena cinque anni già stende la pasta e la condisce con pomodoro, olio, mozzarella e basilico. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino