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La Corte di Cassazione rigetta il ricorso presentato dai legali dell'ex sindaco di Marano Mauro Bertini, ai domiciliari dal febbraio di un anno fa. Confermato, dunque, il capo d'accusa ipotizzato dai magistrati della Dda di Napoli: concorso esterno in associazione mafiosa. Bertini, assieme all'imprenditore edile Angelo Simeoli, anch'egli ai domiciliari, deve rispondere anche dell'accusa di corruzione aggravata in concorso tesa a favorire il clan Polverino. Nel medesimo processo sono imputati (per corruzione) anche gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del parlamentare forzista Luigi.
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Il Mattino