Poliziotto ucciso a Napoli: omaggio della Camera, sindacati gli dedicano il 1° maggio ma su Fb ancora insulti

Poliziotto ucciso a Napoli: omaggio della Camera, sindacati gli dedicano il 1° maggio ma su Fb ancora insulti
La Camera commemora con un minuto di silenzio l'agente Pasquale Apicella ucciso a Napoli la scorsa settimana. «Nella notte tra il 26 e il 27 aprile, - ha ricordato il...

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La Camera commemora con un minuto di silenzio l'agente Pasquale Apicella ucciso a Napoli la scorsa settimana. «Nella notte tra il 26 e il 27 aprile, - ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico - nel corso di una operazione volta a fermare i responsabili di un tentativo di furto presso una banca di Napoli, è rimasto ucciso l'Agente scelto della Polizia di Stato, Pasquale Apicella, mentre l'Assistente Capo Salvatore Colucci, è rimasto ferito. Abbiamo il dovere di rendere omaggio al giovane agente deceduto per la risolutezza e il coraggio mostrati nell'adempimento del dovere. Per aver fatto della difesa della legalità, della democrazia e della sicurezza dei cittadini una scelta di vita, sino all'estremo sacrificio. Ho trasmesso una lettera al Capo della Polizia di Stato, Prefetto Franco Gabrielli, ed al Questore di Napoli, dottor Alessandro Giuliano al fine di esprimere, anche a nome della Camera dei deputati, i più profondi sentimenti di solidarietà e di vicinanza ai familiari dell'Agente scelto Apicella e gli auguri di pronta guarigione all'Assistente Capo Colucci». In un momento così drammatico per il nostro Paese, afferma Fico, «a fronte della gravissima emergenza sanitaria del Covid-19, il ruolo svolto dalle donne e dagli uomini delle forze dell'ordine - come dal personale sanitario, da quello della protezione civile, delle forze armate e da tanti altri lavoratori e lavoratrici - è più che mai prezioso e cruciale. A tutti loro rivolgo i nostri sentimenti di riconoscenza e di apprezzamento per l'impegno svolto ogni giorno al servizio della comunità con dedizione, professionalità, e anche a rischio della vita. Desidero rinnovare, a nome di tutta l'Assemblea, il più profondo e commosso cordoglio alla famiglia dell'Agente scelto Pasquale Apicella».


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Dedicare la festa del Lavoro del primo maggio a Pasquale Apicella è l'idea del segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone sottolineando che dal 1944 ad oggi «abbiamo avuto nella sola Polizia oltre 2.000 caduti» e «ogni 4 ore in Italia un poliziotto resta ferito in servizio». Per «poliziotte e poliziotti il lavoro in sicurezza è fondamentale per garantire il futuro e soprattutto per assicurare il presente, per far sì che le donne e gli uomini in divisa possano tornare la sera a casa sani e salvi - dice Tissone - Non vogliamo essere eroi ma lavoratrici e lavoratori titolari di diritti inalienabili, volti a preservare la nostra integrità, la salute e la dignità». Al governo il sindacato chiede, «in una fase difficile e complessa come quella che stiamo vivendo, di non toglierci ciò che abbiamo di più caro dopo la vita, cioè la dignità. Nella consapevolezza di svolgere un primario ruolo democratico al servizio della collettività, chiediamo di poter lavorare in sicurezza per garantire la sicurezza dei cittadini».
 
Eppure sui social non si placa l'orrore e l'odio. Gli insulti via Facebook al poliziotto morto tragicamente durante una rapina a Napoli, sono costati cari ad un mantovano 48enne, residente a Curtatone, pregiudicato per vari reati tra i quali coltivazione e detenzione di stupefacenti e falso. È stato, infatti, denunciato per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e della Forze armate e per resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo ieri aveva postato su Facebook frasi gravemente oltraggiose e offensive contro l'agente scelto Domenico Apicella che non sono passate inosservate alla Polizia postale di Mantova, che subito ha avviato accertamenti. Individuato l'indirizzo dell'uomo, agenti della Volante e della Polizia postale sono andati a casa sua, un condominio nel Comune di Curtatone. Alla vista dei poliziotti ha cercato di nascondersi all'interno dell'edificio, salvo poi affacciarsi dal balcone e urlare contro gli agenti: «So perché siete qui, non vi apro perché volete picchiarmi, siete tutti violenti». Dopo alcuni minuti gli agenti sono riusciti a calmarlo e ad accompagnarlo in questura per accertamenti. Le indagini stanno andando avanti per identificare eventuali amici che sul web hanno avvalorato o postato analoghi commenti offensivi ed ingiuriosi nei confronti dell'agente ucciso a Napoli.

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Il Mattino