Pomigliano d'Arco. Licenziati dalla Fca presentano una loro lista per le Comunali

Pomigliano d'Arco. Licenziati dalla Fca presentano una loro lista per le Comunali
POMIGLIANO D'ARCO - I cinque ex operai dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco e del polo logistico di Nola presenteranno una lista alle prossime elezioni comunali di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
POMIGLIANO D'ARCO - I cinque ex operai dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco e del polo logistico di Nola presenteranno una lista alle prossime elezioni comunali di Napoli, e lanciano un appello ad aiutarli per la raccolta di firme necessarie a «tutti i compagni, disoccupati, operai, studenti cui siamo stati affianco in questi anni». Gli ex lavoratori Fca, licenziati a seguito di una protesta ritenuta offensiva dall'azienda nel giugno del 2014, quando inscenarono il suicidio di Marchionne ai cancelli del polo logistico di Nola, sostengono di «non credere alla «farsa delle elezioni, ma le utilizzeremo per dare voce a chi non ne ha». «Chiamiamo in causa tutti quelli con cui siamo stati fianco a fianco in questi anni nelle lotte e mobilitazioni contro i padroni - spiega Mimmo Mignano, che probabilmente sarà il candidato sindaco della lista - facciamo appello ai compagni di Napoli affinché queste cinquecento firme siano raccolte. Noi siamo sempre stati in prima fila con gli sfruttati, e ora chiediamo aiuto per poter presentare la lista, una lista aperta in cui si possono presentare altri operai e disoccupati che vogliono partecipare». Secondo Mignano gli operai «sono sistematicamente esclusi dalle elezioni». «A volte, nei partiti c'è la presenza di qualche operaio come «fiore all'occhiello - aggiunge - ma in queste formazioni alla fine non contano nulla. Non crediamo alla 'farsà delle elezioni, ma vogliamo utilizzarla per dare visibilità ed ascolto a chi non ne ha».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino