Una ricostruzione tridimensionale eccezionale ed affascinante che incolla lo sguardo sul monitor. Il video realizzato da un'equipe di studiosi internazionali (su liveleak.com)...
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La casa signorile si chiamava domus. Varcata la soglia d'ingresso un corridoio conduceva all'atrio, ovvero un ampio cortile che, in epoca più antica, costituiva il cuore della casa. In realtà il video indica come il centro della vita domestica fosse già passato al giardino porticato interno (il peristilio): agli antichi romani piaceva molto avere in casa alberi anche di grosse dimensioni e piante ornamentali.
Al centro del cortile si trovava una vasca, l'impluvium, per la raccolta dell'acqua piovana, che proveniva da un'apposita apertura sul tetto che aveva anche la funzione d'illuminare l'ambiente. Dall'implùvium l'acqua passava in una cisterna sottostante, da dove poteva essere attinta mediante un pozzo. Quando la città venne collegata all'acquedotto, l'impluvio divenne solo un elemento decorativo.
L’assenza di energia elettrica costringeva i pompeiani a seguire i ritmi del sole e quindi la sveglia era molto presto. Un po’ d’acqua sul viso per destarsi dal sonno, mentre per lavarsi in maniera accurata i romani si recavano alle terme. La colazione veniva effettuata con pane e formaggio, (la merendina dell’epoca) eventualmente con verdure o gli avanzi del giorno prima. Coloro che volevano iniziare in ordine la giornata potevano recarsi dai barbieri, che aprivano all’alba, ed erano già allora un "centro di smistamento" di pettegolezzi o conversazione.
Nel video si ammirano le pareti affrescate con il caratteristico rosso pompeiano, le scene di caccia oppure di devozione alle divinità che caratterizzavano le varie stanze, i colori più in chiaroscuro delle decorazioni nelle camere da letto. Insomma, proprio come guardare dal buco della serratura la vita di 2000 anni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino