ROMA - «In Italia spesso vengono alzate barricate quando si prova a cambiare le cose». Lo ha detto stasera al Tg1 il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario...
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Non si tratta, ha aggiunto il ministro, di un progetto calato dall'alto: «È frutto di un tavolo di lavoro previsto dalla legge e condiviso alla presenza dei sindaci dell'area, rappresentanti della Regione e di diversi ministeri.
Franceschini ha inoltre sottolineato che non si tratta di un progetto calato dall'alto: «È frutto di un tavolo di lavoro previsto dalla legge e condiviso alla presenza dei sindaci dell'area, rappresentanti della Regione e di diversi Ministeri. Si tratta di una soluzione condivisa che aiuterà i turisti ad arrivare a Pompei con l'alta velocità dalla stazione di Napoli e che in prospettiva saprà intercettare anche le migliaia di croceristi che arrivano con le grandi navi. Se troveranno un sito accogliente, una città accogliente i turisti saranno invogliati a rimanere di più e non, come accade purtroppo oggi, visitare il sito e poi scappare via». «Un grande attrattore culturale e turistico come Pompei - ha concluso Franceschini - deve avere un complesso di infrastrutture circostanti adeguato. Pompei è sotto gli occhi del mondo, i turisti che vanno via da Pompei lo fanno con una certa immagine dell'Italia. È importante che oltre al sito, l'ambiente circostante sia degno della sua bellezza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino