Pompei, i romani usavano lo «schermo al plasma». Ma è un pesce d'aprile

Pompei, i romani usavano lo «schermo al plasma». Ma è un pesce d'aprile
Pompei. #AprilFoolsDay.  #BreakingNews:  nuova straordinaria scoperta a @pompeii_sites. I romani usavano lo «schermo al plasma», trovata la...

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Pompei. #AprilFoolsDay.  #BreakingNews:  nuova straordinaria scoperta a @pompeii_sites. I romani usavano lo «schermo al plasma», trovata la macchina che rendeva i #mosaici viventi.


«Scoperta epocale di cui si parlerà nel mondo, nei prossimi giorni mostreremo la macchina in funzione» è l'annuncio in anteprima  del direttore generale del Parco Archeologico MassimoOsanna. Ma è solo un pesce di Aprile. Il cinguettio twittato dal Parco Archeologico, di ieri, ha mandato in delirio i follower che attendevano trepidanti di poter assistere a quella che poteva essere, se fosse stata vera, la scoperta del secolo. «Si torna a scavare a Pompei e la storia del sito si intreccia con la tecnologia. Gli esperti del Parco Archeologico hanno scoperto una macchina di cui mai finora si conosceva l’esistenza. Un complicato meccanismo fatto di tele di canapa e chiodi di ferro che era in grado di far girare le tessere dei mosaici e modificare le immagini raffigurate nelle stanze delle Domus più prestigiose della città romana. Una scoperta epocale - spiegava il direttore di Pompei Massimo Osanna, costruendo ad arte lo scherzo per i turisti-social - di cui si parlerà in tutto il mondo. Le immagini in movimento sono nate almeno duemila anni prima di quanto pensassimo sino ad oggi. Nei prossimi giorni saremo in grado di far vedere la macchina in funzione». La delusione, per chi già fantasticava di poter ammirare la nuova coperta, è stata enorme, quando questa mattina il Parco Archeologico ha cinguettato: «Il tweet precedente era un #PesceDAprile. Qualcuno di voi l'aveva già intuito. A #Pompei non è stata trovata nessuna macchina che rendeva i #mosaici viventi...Almeno per ora».


Intanto, la «regina» dell'archeologia continua a registrare numeri da record. Ieri, nella «Domenica al museo» ad ingresso gratis, i turisti che hanno scelto di vivere la Pasqua nell'antica Pompei sono stati 19mila e 608. Nonostante la pioggia e il giorno di festa c’è stato il boom di ingressi. Benissimo anche Ercolano che ha registrato 3mila 420 ingressi. Con i 321 turisti degli Scavi di Oplonti e i 110 del museo di Boscoreale, il Parco Archeologico di Pompei e i siti annessi hanno registrato la presenza di 23mila 459 visitatori.       Leggi l'articolo completo su
Il Mattino