«Facendo seguito alla lettera di lunedì 4 maggio con la quale il Ministro Franceschini ha chiesto di individuare forme di regolamentazione degli ingressi negli scavi di Pompei...
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«Gli oltre 33mila visitatori a Pompei, e i quasi 40mila in tutti i siti vesuviani, registrati in occasione della prima domenica di maggio a ingresso gratuito - prosegue la soprintendenza - confermano, anche grazie all'attento lavoro di restauro quotidianamente posto in essere, il grande richiamo e interesse che le nostre aree archeologiche esercitano su fasce sempre più ampie di visitatori. Tuttavia, ancora una volta, e con forza, pongono il tema della tutela e della conservazione di un patrimonio di per sé fragile e della sua corretta fruizione».
«Pur superando ogni aspettativa - prosegue la nota - il gran numero di turisti a Pompei era in parte atteso, tanto che già dall'ultima domenica di aprile, per evitare una forte concentrazione antropica e contestualmente eludere rischi al patrimonio archeologico, si era provveduto alla chiusura di alcune domus».
«È del tutto evidente, però - evidenzia la soprintendenza - che tali misure non sono da sole sufficienti a garantire la salvaguardia del sito e delle strutture archeologiche ivi custodite che, per loro natura, mal sopportano flussi di visitatori quale quello fatto registrare la prima domenica di maggio.
Il Mattino