POMPEI - Adulti, bambini, italiani, extracomunitari. Cominciano ad arrivare i tanti che alle 16,30 sfileranno per la difesa della laicità...
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«I Pride e in particolare questo di Pompei servono per riaffermare che lo Stato è laico, democratico e deve difendere i diritti di tutti. Bisogna combattere il vento nero che proviene da Salvini in questo periodo», afferma la senatrice Monica Cirinnà. E su Pompei parole di grande apprezzamento. «La città ha dimostrato di essere molto aperta, un luogo che sa includere. L'amministrazione è stata disponibile e ovviamente per la Chiesa manteniamo un grande rispetto», conclude.
«Siamo qui per ribadire che il nostro paese ha fatto passi avanti su temi importanti e non può esserci arretramento culturale. Poi sono consapevole che molte delle proposte che vengono dai Pride non fanno parte in questo momento del contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega. Però c'è un tema che va a prescindere da tutto: noi possiamo fare un'azione culturale importante per abbattere ogni tipo di pregiudizio, di discriminazione e la mia presenza qui ne è la prova». Così Vincenzo Spadafora, deputato Movimento 5 Stelle, chiarisce la sua posizione circa il Pride di Pompei, che oggi ha unito migliaia di persone di tutte le età e provenienze. Tra i presenti anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e quello di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, (che ha ricevuto una lettera di insulti con due proiettili).
Il corteo, partito da piazza Falcone e Borsellino, è giunto a piazza Esedra tra centinaia di bandiere colorate, musiche, cori, carri, volti dipinti e sorridenti. Tante le associazioni presenti. «Faccio parte di Famiglie arcobaleno - spiega Renata Ciannella - ho una moglie e una bambina di 4 anni che oggi è qui. Chiediamo eguali diritti per i nostri figli. In particolare il riconoscimento alla nascita per entrambi i genitori, che al momento non c'è».
«La lotta per le libertà civili si deve fare sempre. Adesso abbiamo il governo più a destra nella storia, dopo il nazifascismo, ma la voglia di lottare contro la discriminazione è altissima», sottolinea il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Il Mattino