Sindacati soddisfatti dell'incontro che si è svolto questa mattina con la Soprintendenza degli Scavi di Pompei, Ercolano e Stabia, riguardante la trattativa sulla...
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La vertenza aveva provocato due mattinate di proteste con la chiusura del sito archeologico per assemblee sindacali, con conseguenti disagi di migliaia di turisti e un grave danno d'immagine alla Soprintendenza.
Anche il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, era intervenuto per condannare le agitazioni. «Raggiunto l'accordo sulla vigilanza» commenta il responsabile sindacato unitario, Antonio Pepe. L'accordo, siglato dall'amministrazione della Soprintendenza, dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Unsa, Filp e Rsu, non è stato firmato dal rappresentante dell'Usb, assente la Ugl-Intesa.
«L'accordo va inteso solo come ottimizzazione dell'attuale organico e organizzazione del servizio di vigilanza, al fine di eliminare sperequazioni di carico di lavoro e di responsabilità in funzione delle risorse umane in servizio - commenta Antonio Pepe, rsu degli Scavi - Ovviamente, rimaniamo in attesa di conoscere il parametro di riferimento del carico di lavoro individuale dell'addetto al servizio di vigilanza, indispensabile a calcolare il numero reale del personale occorrente a garantire la vigilanza del sicurezza dei siti e la al fine di eliminare sperequazioni di carico di lavoro e di responsabilità fruibilità di tutte le domus restaurate».
Storico accordo. Viene definito «storico» dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, l'accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione dei servizi di vigilanza.
Il Mattino