POMPEI - Gioco d’azzardo e i trucchi per controllare i dadi nell’antica Pompei: tra i #TesoriNascosti della città morta, oggi più viva che mai, Instagram...
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L’oste, allora, vedendo la situazione precipitare, decide di intervenire ammonendoli dal litigare nel suo locale e cacciandoli via. Inoltre è anche risaputo che Augusto abbia perso ventimila sesterzi, una cifra notevole, durante una sola partita, che Nerone sia stato un assiduo giocatore ed, infine, che Claudio abbia addirittura fatto trasformare il suo carro in una sala da gioco, disponendo di un meccanismo avanzato grazie al quale i dadi non si spostavano anche in caso di vie dissestate. Claudio sarebbe anche il redattore di un vero e proprio trattato che, purtroppo, è andato disperso nel tempo. Locande ed osterie rappresentavano nell'antica Pompei i principali luoghi in cui i cittadini potevano dedicarsi a tale controproducente passione mentre bevevano vino e consumavano i pasti. Questo portò al business dell'epoca: l’apertura delle «tabernae lusoriae». Vere e proprie case da gioco.
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Il Mattino